Renting, quello che dobbiamo sapere sull’affitto del Pc

Utilizzare il computer per la nostra attività professionale è ormai una scelta obbligata. Sborsare 1.000 o 2.000 euro per comprare un bel portatile o un iMac di ultima generazione, invece non lo è.
Piuttosto che acquistarli, negli ultimi anni si è diffusa sempre più l’abitudine di prendere in “renting” cioè in affitto, gli strumenti che ci servono per lavorare. Se parliamo di Pc, Mac, telefoni o tablet il motivo è abbastanza chiaro: si tratta di dispositivi che hanno una vita piuttosto breve. Il valore di queste macchine è destinato a scendere rapidamente e di conseguenza l’acquisto non rappresenta mai un buon investimento.
A questa considerazione se ne aggiunge un’altra ancora più interessante: il canone di noleggio per i dispositivi presi con la formula del renting, chiamata anche noleggio a lungo termine o locazione operativa, è interamente deducibile. Il canone di noleggio viene contabilizzato come costo annualmente e il bene in affitto non è soggetto ad ammortamento. Basta questa considerazione per farci prendere in esame tale formula, ma cerchiamo di capire meglio come funziona.
Il noleggio operativo
In linguaggio tecnico il renting è una formula di locazione operativa. Questa è la terminologia che troveremo all’interno di tutte le scartoffie che dovremo firmare prima di portarci in ufficio il computer o la stampante del caso. Il bene in questione ci viene concesso in noleggio per un periodo di tempo che stabiliamo noi, in genere un paio di anni. Si tratta quindi di un’ottima soluzione per essere subito operativi spendendo il minimo indispensabile, ma dotandoci di attrezzature di ultima generazione. Tutto questo a patto di noleggiare dei beni mobili che siano però anche beni strumentali allo svolgimento di attività produttive, commerciali, di servizi d’impresa o di liberi professionisti. In pratica, possiamo prendere in renting solo un dispositivo che ci serve per lavorare. I beni strumentali possono essere di tipo informatico o tecnologico, quindi un portatile o un videoproiettore, ma anche mezzi di rappresentanza o di spostamento e attrezzature professionali.
Come funziona
Trattandosi di noleggio di un bene, il renting prevede per forza di cose l’accettazione di un contratto di locazione in cui il proprietario di quel bene lo cede a noi per un periodo di tempo stabilito e con un canone di utilizzo che va deciso all’atto della sottoscrizione. Il canone è mensile nella maggior parte dei casi, ma può essere anche trimestrale e viene regolarmente fatturato al fruitore del bene, cioè a noi. La durata del renting, in genere, va dai 24 ai 60 mesi. L’importo finanziabile deve essere fra i 1.000 e i 200.000 euro. Al termine del noleggio è quasi sempre possibile riscattare il bene con una quota finale che spesso corrisponde a una rata aggiuntiva o anche meno. In alternativa possiamo sostituire il dispositivo con un modello più recente, partendo a questo punto con un nuovo contratto di renting.
L’assicurazione del bene
Al contratto di noleggio viene obbligatoriamente accorpata anche un’assicurazione che tutela il proprietario del bene e noi che lo utilizziamo per lavorare. Si tratta di un particolare che non dobbiamo sottovalutare, perché trattandosi di strumentazione destinata alla nostra professione, è di vitale importanza che sia sempre in perfetta forma. Di solito la quota assicurativa è compresa nel canone di noleggio, per i prodotti Apple, in molti casi viene attivata l’assistenza attraverso la formula Apple Care, l’assicurazione di Apple, che copre il prodotto da eventuali danni e cattivi funzionamenti.
I vantaggi del renting
1) Il canone è interamente deducibile e l’Iva è interamente detraibile.
2) Non bisogna sostenere un grosso investimento per affrontare l’acquisto.
3) L’importo della rata può essere decisa in base alle nostre esigenze.
4) Non è necessario completare il noleggio per sostituire il bene con uno più evoluto.