Renzi dimentica il dramma delle partite IVA

Il Governo Renzi ha approvato una relazione che individua risorse per 10 miliardi di euro che dovrebbero tradursi in un vantaggio di circa 80 euro al mese per tutti i dipendenti che hanno una busta paga netta mensile inferiore a 1.500 euro.
Iniziativa sicuramente lodevole ma che sottolinea ancora una volta la totale disattenzione dei nostri governanti verso il popolo delle partite IVA individuali. Un esercito di milioni di persone che rischiano in proprio ogni giorno del loro lavoro. Per molti portare a casa 1.500 euro netti al mese è un sogno quasi irraggiungibile.
I titolari di partita IVA non hanno nessuna protezione e quelli che non appartengono a un ordine professionale oggi pagano alla gestione separata dell’INPS il 28% . Se a questo si aggiunge il carico fiscale, nella maggioranza dei casi si supera una incidenza del 50%.
Un dipendente ha tredicesima e TFR, se si ammala ha qualcuno che comunque gli garantisce lo stipendio. Se un titolare di partita Iva si ammala non ha alcuna istituzione che lo protegge.
Il mercato del lavoro degli ultimi anni ha costretto centinaia di migliaia di lavoratori a mettersi in proprio. Sono tutti lavoratori che si sono rimboccati le maniche e che hanno affrontato la situazione con coraggio e determinazione, rischiando in proprio.
Vedere che il Governo Renzi non dedica alcun tipo di attenzione ai problemi drammatici dei titolari di partita IVA lascia davvero l’amaro in bocca.
Nessuno dice che occuparsi di noi sia semplice. Diciamo solo che ignorarci completamente è cosa che genera una delusione enorme a chi in questo Paese ancora ci crede.
Pensiamo di meritare attenzione e di averne sacrosanto diritto.
Speriamo che Renzi e i suoi ministri riescano a distinguersi dai loro predecessori anche per la capacità di prendere in considerazione i nostri problemi.