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Fattura dimenticata, rischiamo come minimo 516 € di multa

Fatture 29 gennaio 2013 Mario Nicoliello

Cosa succede se non emettiamo una fattura quando vendiamo un bene o prestiamo un servizio? Oppure, semplicemente, se ci dimentichiamo di registrare il documento? In entrambi i casi il rischio non è da sottovalutare, potremmo beccarci una multa che come minimo sarà di 516 euro. Vediamo di capirne di più.

 

Operazioni imponibili

La sanzione amministrativa nel caso di omessa documentazione o registrazione delle operazioni imponibili (vale a dire le vendite o le prestazioni di servizi sulle quali si applica l’Iva) varia tra il 100% e il 200% dell’imposta relativa all’imponibile che non è stato documentato o registrato. La multa però non potrà mai essere inferiore a 516 euro.

Così, per esempio, se non emettiamo la fattura per un servizio di 200 euro + Iva 21% (vale a dire 42 euro) la sanzione sarà comunque di 516 euro.

La stessa sanzione si applica anche se in fattura indichiamo un’imposta inferiore a quella dovuta. Così, rifacendoci all’esempio precedente, se scriviamo 40 euro di Iva anziché 42 euro rischiamo di dover pagare 516 euro di multa.

 

Operazioni non imponibili o esenti

Rischiamo di pagare una multa salata anche se non fatturiamo oppure non registriamo le operazioni non imponibili o esenti, quelle cioè sulle quali non si applica l’Iva.

Chiaramente la sanzione non potrà essere commisurata all’imposta non dichiarata, ma varierà tra il 5% e il 10% del corrispettivo non documentato o registrato. Anche in questo caso la sanzione minima è fissata a 516 euro.

Per esempio se non emettiamo una fattura per un servizio esente da Iva per 200 euro, la sanzione sarà di 516 euro.

Tuttavia, quando la violazione non rileva neppure ai fini della determinazione del reddito (vale a dire che sul ricavo non fatturato non si calcola l’Irpef) l’importo minimo della sanzione si riduce a 258 euro, mentre il massimo è di 2.065 euro.

 

Ricevute fiscali o scontrini

Quando non emettiamo la ricevuta fiscale, lo scontrino fiscale o il documento di trasporto (ossia la bolla che accompagna le merci), andiamo incontro a una multa dal 100% al 200% dell’imposta calcolata sull’importo non documentato (la multa minima è sempre di 516 euro).

 

La stessa sanzione si applica quando non annotiamo i corrispettivi sul registro nel caso in cui il registratore di cassa non funzioni. A tal proposito ricordiamo che la mancata tempestiva richiesta di intervento per riparare il registratore è punita con una sanzione da 258 a 2.065 euro.

 

Infine, nel caso in cui non emettiamo lo scontrino o la ricevuta fiscale per quattro volte in cinque anni rischiamo la sospensione della licenza o dell’autorizzazione alla vendita da tre giorni a un mese. Se l’importo dei corrispettivi per i quali non abbiamo emesso lo scontrino è superiore a 50.000 euro la sospensione varia da uno a sei mesi.

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