La partita Iva si controlla con un clic

In Rete troviamo di tutto. Quante volte ci è capitato di fare una ricerca su Google per raccogliere informazioni su un nostro cliente e tentare di verificare la sua solidità? Internet, in questi anni, si è affermata anche come strumento di “intelligence” professionale. Ci permette di trovare informazioni sensibili e utili per il nostro lavoro, con pochi clic.
Sulla scia di questa consolidata abitudine, s’inserisce il nuovo servizio online realizzato dall’Agenzia delle Entrate per il controllo delle partite Iva.
Come funziona il servizio
Il suo funzionamento è semplice e immediato. Ipotizziamo di dover realizzare un lavoro per un cliente sconosciuto, il quale possiede la partita Iva che noi vorremmo controllare per una maggiore sicurezza e tranquillità. A questo punto non dobbiamo fare altro che collegarci al sito Internet dell’Agenzia delle Entrate, entrare nella sezione “Servizi Online” e selezionare “Servizi senza registrazione”. Una volta qui, è sufficiente cliccare sulla voce “Servizio di verifica partita Iva” e inserire il numero di partita Iva che vogliamo controllare.
In pochi secondi arriva il responso. Le informazioni che ci verranno fornite provengono dall’Anagrafe tributaria e sono: la situazione di stato (ovvero se la partita Iva è attiva, sospesa o cessata), la denominazione o il cognome e nome del titolare e la data di inizio attività, oltre alle eventuali date di cessazione e sospensione.
Lotta alle frodi
Queste informazioni ci permettono di sapere se il nostro cliente ha un numero di partita Iva reale e attivo e se questo corrisponde al giusto nominativo. Conoscere questo tipo di dati è importante soprattutto per evitare brutte sorprese. Infatti, intorno all’Iva e alle fatture, gravitano molti truffatori in cerca di professionisti onesti ai quali rifilare “bufale”. Questi “signori” operano con l’inganno, utilizzando anche il trucco della finta partita Iva.
Da oggi abbiamo uno strumento in più per tutelarci, grazie a questo servizio dell’Agenzia delle Entrate, che si aggiunge a quello già attivo di controllo delle partite Iva comunitarie (Vies) e a quello per la verifica del codice fiscale.