Fattura elettronica tra privati, nessun obbligo ma alcuni vantaggi

In un mondo sempre più digitale, in cui la carta è destinata a scomparire, il futuro sembra andare nella direzione della fattura elettronica. Non solo nei confronti della Pubblica Amministrazione (obbligo peraltro già in vigore dal 31 marzo) ma verso tutti.
Tra qualche tempo le partite Iva potranno quindi emettere la fattura in modalità elettronica anche nei confronti dei privati. Chiariamo subito che non si tratterà di un obbligo, ma semplicemente di una facoltà: ognuno potrà scegliere di seguire la strada elettronica oppure restare nella tradizionale via cartacea.
La volontà del Governo
Per incentivare il passaggio saranno messe sul tappeto alcune agevolazioni. L’obiettivo del Governo è infatti chiaro: far transitare le transazioni su flussi elettronici così da avere tutto sotto controllo al fine dei controlli anti evasione. È chiaro però che per raggiungere questo traguardo la partita Iva deve ottenere dei vantaggi in cambio dell’opzione per il digitale.
La materia è finita al centro di uno dei decreti attuativi della riforma fiscale licenziato dal Governo nei giorni scorsi. Il provvedimento ha chiarito che la fatturazione elettronica per il settore privato sarà semplicemente facoltativa e non obbligatoria. L’impresa o l’imprenditore che seguiranno questo percorso potranno però sfruttare una riduzione dei termini di accertamento (da 4 a 3 anni) nonché altre agevolazioni in caso di tracciabilità delle transazioni.
Incentivi e agevolazioni
Il Governo vorrebbe quindi cercare una collaborazione con le partite Iva al fine di alleggerire l’obbligo aggiuntivo imposto.
In parole povere, chi sceglierà la fatturazione elettronica potrà sfruttare dei vantaggi che si tradurranno da un lato nella riduzione di obblighi contabili e amministrativi, dall’altro in una serie di benefici concreti. Nella prima categoria ci sarà l’abolizione della comunicazione delle operazioni rilevanti, vale a dire il cosiddetto spesometro, oppure una dichiarazione Iva più snella. Nella seconda sarà inserita la possibilità di ottenere più velocemente un rimborso Iva (in pochi mesi e non in lunghi anni come avviene attualmente).
Non prima del 2017
Ovviamente stiamo parlando di un aspetto che riguarda il futuro, che non scatterà prima di un paio d’anni. Il decreto ha infatti previsto che, per la trasmissione elettronica dei corrispettivi, l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate delle fatture emesse e ricevute scatterà dal 1° gennaio 2017. C’è quindi tutto il tempo per prepararsi e per mettere mano all’apparato tecnologico necessario per predisporre la fatturazione elettronica.
Nei due anni che separano dall’introduzione del nuovo sistema, dovranno essere definite le regole tecniche e i termini precisi della questione. Aspetti che sono stati demandati a un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate.