Redditi 2013, i più ricchi sono i professionisti

Nel 2014 sono state 3 milioni e 870mila le persone fisiche titolari di partita Iva a presentare la dichiarazione dei redditi riferita all’anno 2013.
Di queste, 2 milioni e 33mila erano imprenditori, 950mila professionisti, 414mila agricoltori e 479mila appartenenti al regime dei minimi.
Il dato più interessante che emerge dalla fotografia scattata dal Ministero dell’Economia riguarda i redditi dichiarati. Ebbene, la categoria più ricca è quella dei professionisti che ha dichiarato un reddito medio di 42.100 euro, rispetto ai 29mila euro di coloro che svolgono attività manifatturiera, i 23.500 euro di coloro che sono operativi nel settore dei servizi e i 17.500 euro dei commercianti.
Entrando nel dettaglio, le partite Iva con un reddito annuo superiore a 100mila euro sono state poco più di 76mila, delle quali oltre la metà operanti in studi medici o studi legali.
Studi di settore
Nella stessa ricerca il Dipartimento delle Finanze ha analizzato anche gli studi di settore, evidenziando le categorie che hanno registrato risultati negativi nel 2013.
In particolare, il ramo dell’edilizia, del benessere fisico e termale, del divertimento e del commercio di motociclette sono stati i settori che hanno riportato una perdita secca. Complessivamente i 3 milioni e mezzo di partite Iva soggette agli studi di settore hanno dichiarato compensi per 729 milioni di euro, il 4,5% in meno rispetto al 2012.
Dichiarazione Iva
Infine, per quanto concerne le dichiarazioni Iva sono stati circa 5,3 milioni i contribuenti che l’hanno presentato nel 2013, con un lieve calo rispetto all’anno precedente (-1,4%). In totale, l’Iva versata, definita come differenza tra Iva a debito e Iva detraibile, ha mostrato un incremento dell’1,7%.
Tale andamento è influenzato dall’aumento dell’aliquota ordinaria al 22% a partire dal 1° ottobre 2013. L’incremento è dovuto però alle sole società di capitali (+3,3%), mentre si registra un calo per le ditte individuali (-3,7%) e per le società di persone (-1,9%).
Per quanto concerne il regime Iva per cassa, introdotto alla fine del 2012, sono stati circa 35.000 i soggetti (0,7% del totale) che si sono avvalsi di questa facoltà, per un ammontare di cessioni di circa 2,9 miliardi di euro. Il campo della dichiarazione relativo agli acquisti non detraibili è stato invece compilato da circa 26.000 partite Iva, per un ammontate di 856 milioni di euro. Ricordiamo infatti che in caso di scelta dell’Iva per cassa non è possibile portare in detrazione l’Iva sugli acquisti.