Incidenti stradali, tagliati i risarcimenti per danni fisici gravi
La scusa è sempre quella: trovare il modo per far scendere i prezzi delle polizze Rc auto. Il problema? Non calano mai. Di più. Ora dovremo fare i conti con un taglio drastico dei risarcimenti che le assicurazioni rimborseranno a chi ha subìto danni fisici gravi derivanti da incidenti stradali.
Accordo Ania-consumatori
Le nuove tabelle che forniranno i dati statistici con cui fare le valutazioni dei risarcimenti in caso di incidente, sono nate da una trattativa durata anni, tra l’Ania, l’associazione che riunisce le compagnie assicurative, il governo e alcune associazioni di consumatori. Queste ultime, con l’obiettivo di ottenere una riduzione delle tariffe delle polizze, hanno accettato un taglio dei risarcimenti. Le compagnie parlano di un calo di circa il 10% dei rimborsi, a fronte di un risparmio che potrà essere dal 3-5% sul costo delle polizze annue. Un modo per andare a incidere sui costi per risarcimenti da danno fisico grave, che rappresentano per le compagnie una quota del 40% delle spese complessive sostenute in caso di incidenti stradali.
I conti non tornano
Qualcuno contesta però apertamente i conteggi fatti dalle assicurazioni e disegna uno scenario in cui le riduzioni dei risarcimenti saranno molto più pesanti. A sostenerlo sono in particolare gli avvocati che assistono le vittime di incidenti stradali con danni fisici gravi. Secondo questi professionisti attualmente quando si calcolano i rimborsi, si fa riferimento alle tabelle che ogni Tribunale deve pubblicare per legge. In generale, si fa riferimento alle tabelle dettagliate fornite dal Tribunale di Milano, che nei suoi calcoli conteggia sempre anche il danno morale prodotto da un incidente stradale. In questo modo i risarcimenti hanno sempre valori più elevati. Con le nuove tabelle sono stati tagliati gli importi senza tenere conto di questo fattore. Il risultato è che in futuro i rimborsi potrebbero diminuire fino al 40%.
Tanti incidenti e polizze sempre alle stelle
Il tutto in un contesto in cui, nonostante il numero di incidenti sia in calo, le polizze hanno sempre fatto registrare consistenti aumenti annuali. Nel 2011, ad esempio, anno per il quale esistono gli ultimi dati aggiornati, i sinistri sarebbero diminuiti del 2,7%, con un conseguente abbattimento del numero dei feriti del 3,5% e dei morti su strada del 5,6%. A fronte di questi dati i prezzi delle polizze sono cresciuti del 6%, a testimonianza di un contesto in cui i meccanismi di concorrenza stentano ancora a decollare. Ora l’idea di ridurre i risarcimenti dovrebbe rappresentare l’ennesima trovata per ottenere un risultato che le semplici regole del mercato non sono riuscite ad ottenere. Intanto, ogni anno in Italia si registrano circa 200mila incidenti che causano 300mila feriti e quasi 3.800 morti. Numeri da bollettino di guerra, che si dovrebbe combattere con una maggiore educazione stradale e riuscendo sempre più a garantire prezzi delle polizze bassi a chi giuda senza commettere infrazioni. Per il momento quello che passa il convento, anche alle tante partite Iva che ogni giorno utilizzano l’auto per lavoro, è un taglio dei risarcimenti per danni fisici gravi. Per i risparmi sulle polizze dovremo attendere, sperando che perlomeno quel 3-5% promesso sia effettivo. Noi saremo qui a verificare.