Personale sanitario, ecco come funzionano le polizze

Ogni professione ha le sue responsabilità. Se siamo medici oppure operatori sanitari e lavoriamo come liberi professionisti dobbiamo assolutamente tutelarci per difendere il nostro patrimonio dai rischi connessi a eventuali errori professionali. Negli ultimi tre anni otto medici su dieci con almeno 20 anni di anzianità professionale sono stati sottoposti a un’inchiesta per un presunto errore, almeno una volta. Le polizze progettate per il personale medico ci tutelano come una normale Rc professionale e ci offrono tutta una serie di garanzie accessorie. L’obbligo di stipulare una polizza Rc professionale scatterà dal 13 agosto 2013. Per saperne di più leggiamo qui.
Cosa copre la polizza
L’assicurazione per il professionista medico-sanitario ci aiuta a coprire queste spese legali:
- onorari dei legali di cui potremmo aver bisogno (scelti liberamente da noi)
- costi giudiziari e processuali
- onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal Giudice
La maggior parte delle società assicuratrici consente di personalizzare la copertura. In generale una polizza standard prevede di intervenire in caso di:
- difesa penale per delitti colposi (inconsapevoli) e contravvenzioni al regolamento della professione
- difesa penale per delitti dolosi (consapevoli) solo nei casi di proscioglimento, assoluzione o passaggio all’accusa di reato colposo (meno grave)
- recupero danni
- opposizione a richieste di risarcimento danni
- difesa nei processi per responsabilità amministrativa, contabile e giudizi di conto
- violazioni/inosservanze al Codice in materia di protezione dei dati personali
Per fare alcuni esempi pratici, l’assicurazione ci tutela se siamo medici di base e facciamo un errore involontario nel certificare l’idoneità sportiva di un nostro assistito o nella somministrazione di un vaccino. Interviene inoltre per difenderci nei procedimenti disciplinari promossi dall’ordine dei medici. Può aiutarci come infermieri quando andiamo incontro a danni da contagio da Epatite C, HIV o AIDS e infine è utile anche agli psicoterapeuti, per tutti quei casi in cui un paziente chiede il risarcimento per danni causati dal rapporto professionale o dall’ideazione errata di test e questionari.
Alcune polizze prevedono una copertura non solo nelle ore in cui svolgiamo ufficialmente la nostra professione, ma anche quando ci dedichiamo al volontariato o interveniamo in caso di emergenza.
Retroattività e collaboratori
Potremo scegliere di attivare una clausola di retroattività per un periodo di 2, 3 o 5 anni rispetto alla data di firma del contratto assicurativo. Chiediamo al nostro assicuratore quali sono i casi in cui la retroattività è valida: generalmente non lo è se abbiamo commesso reato in modo consapevole (dolo).
Molte assicurazioni ci permettono di estendere la copertura anche all’immobile dove esercitiamo la nostra attività e ai nostri collaboratori (familiari e non).
Alcune società assicurative offrono pacchetti specifici per i più giovani: se siamo ancora specializzandi prendiamoli in considerazione, soprattutto se la nostra posizione lavorativa è precaria.
Il premio che ci verrà chiesto di pagare, come liberi professionisti, è spesso più alto di quello richiesto a chi lavora come dipendente in una struttura pubblica o privata. Raccogliamo almeno 3 preventivi di società diverse per scegliere la polizza più completa ed economicamente vantaggiosa.
Se la nostra professione (chirurgo, medico anestesista) ci espone al rischio di affrontare processi per colpe gravi (lesioni permanenti o morte del paziente) prendiamo in considerazione la possibilità di scegliere la polizza più adatta chiedendo aiuto a un consulente assicurativo specializzato.
A chi rivolgerci
Per richiedere un preventivo possiamo rivolgerci ad esempio a:
Prima di scegliere consultiamo anche il sito dell’Ordine a cui apparteniamo: potrebbero esserci delle convenzioni attive con alcune società assicuratrici.