Rc auto, tariffe ingiuste. Parola di presidente

Le tariffe Rc auto rappresentano una vera e propria ingiustizia per milioni di famiglie. L’affermazione che avete appena letto non è stata raccolta in un bar o per strada. E non è neanche farina del nostro sacco. A esprimere questo semplice quanto diffuso concetto è stato Salvatore Rossi, il presidente dell’Ivass, l’Autorità che ha sostituito l’Isvap nel controllo del comparto assicurativo, nella sua prima relazione del neonato Istituto di vigilanza sulle assicurazioni. In pratica, la persona più autorevole in Italia per giudicare quanto equilibrati siano i prezzi delle polizze Rc auto nel nostro Paese. Ebbene, quel che viene fuori è che le tariffe non sono per niente equilibrate. Infatti i prezzi registrati sono tra i più alti d’Europa, quindi “devono e possono scendere”. Testuale. Tra l’altro, Rossi annuncia anche un’iniziativa comune con l’Antitrust, l’Autorità che si occupa di mercato e concorrenza, per stanare le compagnie che manterrebbero artificiosamente alte le tariffe dell’Rc auto.
Reclami e sanzioni
E le compagnie che non fanno il proprio lavoro in modo trasparente sono davvero tante. Basta dare un’occhiata ad alcuni significativi numeri forniti proprio dal presidente dell’Ivass. Nel 2012, i provvedimenti sanzionatori nei confronti delle compagnie assicurative sono stati oltre 5mila, prevalentemente proprio sul fronte dell’Rc auto. In totale sono stati segnalati 31mila reclami, a cui hanno fatto seguito multe, sanzionate dall’Istituto di vigilanza alle compagnie, per oltre 50 milioni di euro. A testimonianza che spesso presentare reclami all’autorità di vigilanza quando si è convinti di essere vittime di un sopruso da parte di una compagnia assicurativa può avere effetti positivi. Effetti che però non sono serviti a far cambiare atteggiamento alle troppe compagnie che continuerebbero a gonfiare le polizze dell’Rc auto. Ecco perché, secondo il presidente Rossi, bisogna aumentare il potere di deterrenza delle sanzioni, evitando che i costi di queste multe vengano a loro volta scaricati sulle tariffe stesse.
In 10 anni aumenti di oltre il 100%
D’altronde, la denuncia del presidente dell’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni non arriva come un fulmine a ciel sereno. Da tempo le associazioni dei consumatori, denunciano rincari inaccettabili sul fronte dell’Rc auto. Secondo i dati più aggiornati forniti dalla Federconsumatori, emerge che dal 2001 a oggi le assicurazioni Rc auto sono aumentate mediamente del 109%. E questo nonostante il numero di incidenti stradali si sia ridotto notevolmente. Una situazione di disagio che si ripercuote con effetti pesantissimi sui giovani neopatentati, per i quali si sono registrati aumenti medi delle polizze del 19%, con il risultato che oggi ci vogliono dai 2.000 ai 4.000 euro all’anno per garantirsi un’assicurazione Rc auto. E va solo un po’ meglio ai cinquantenni che si trovano in prima classe, quella con la tariffa più bassa: anche in questo caso si sarebbero registrati aumenti dell’ordine del 4-5%. Cifre di per sé già esorbitanti, ma che possono diventare ancora più esose al Sud. Insomma, il risultato finale è che, in generale, si è passati da costi medi delle polizze Rc auto che nel 2004 erano intorno agli 800 euro, ai quasi mille nel 2009 fino agli attuali 1.400 euro.