Addio privacy! Gli 007 del Fisco spiano i nostri conti correnti
Addio privacy. L’occhio del Fisco finisce sui nostri conti correnti che d’ora in avanti dovranno essere obbligatoriamente comunicati dalle banche all’anagrafe tributaria.
L’Agenzia delle Entrate si prepara quindi a ricevere i dati sulle nostre movimentazioni bancarie. Come annunciato nei giorni scorsi dal direttore Attilio Befera è in fase di realizzazione un nuovo sistema informatico chiamato Sid (Sistema di interscambio dati) che consentirà il trasferimento delle informazioni sui movimenti bancari dagli istituti di credito all’Agenzia.
Il Sid dovrebbe entrare in funzione alla fine del 2012. Le informazioni trasmesse finiranno in una sezione isolata dell’anagrafe tributaria e saranno utilizzate per individuare eventuali posizioni a rischio di evasione su cui effettuare controlli.
L’obbligo di comunicazione
A partire dal 1° gennaio 2012 le banche sono state obbligate a comunicare al Fisco una volta all’anno i movimenti che interessano i rapporti finanziari e ogni altra informazione che può essere utile ai fini dei controlli fiscali.
L’obbligo di comunicazione è scaturito dal decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (il cosiddetto decreto Salva Italia), che ha imposto di segnalare il totale delle movimentazioni attive e passive relative all’anno solare, integrando così i dati anagrafici già trasmessi in passato e presenti nell’archivio.
La trasmissione dovrà essere effettuata da tutti gli intermediari finanziari. Quindi non soltanto banche, ma anche Poste, Società di intermediazione mobiliare (Sim), Società di gestione del risparmio (Sgr) e assicurazioni.
I dati da trasmettere
Quando il sistema entrerà a regime il tracciato dei conti correnti verrà spedito in duplice copia sia al titolare sia al Fisco, indipendentemente dal fatto che siano in essere o meno indagini fiscali.
I dati da trasmettere sono: il saldo iniziale e finale del conto corrente, l’importo totale degli accrediti e degli addebiti effettuati nell’anno, le operazioni di gestione patrimoniale, l’utilizzo di carte di credito, gli investimenti in titoli e così via.
Cosa cambia
Rispetto alle norme attualmente in vigore la differenza riguarda la natura delle informazioni trasmesse. Fino al 2011 gli intermediari finanziari si limitavano a trasmettere al Fisco soltanto i dati anagrafici dei clienti, mentre con le nuove regole dal 2012 dovranno essere inviati anche le informazioni sui saldi annuali e su tutte le movimentazioni.
Queste informazioni potranno essere utilizzate dal Fisco per elaborare delle liste di contribuenti considerati a rischio di evasione. Questi contribuenti potrebbero pertanto subire dei controlli fiscali.