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Assegni, così funzionano valuta e disponibilità

Banche 10 Gennaio 2013 Roberto Rais

Abbiamo versato un assegno sul nostro conto corrente, ma la banca non ci permette di utilizzare le somme depositate? Armiamoci di pazienza, e aspettiamo: la “colpa” è infatti dei “giorni di indisponibilità” relativi agli importi versati “salvo buon fine”. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza sui concetti di “valuta” e di “disponibilità”, e vediamo perché è bene prenderne confidenza al fine di evitare di incappare in brutte sorprese.

 

I giorni di valuta

I giorni di valuta misurano la data dalla quale gli importi versati mediante assegno cominciano a maturare interessi. Dal novembre 2009, i giorni lavorativi per la valuta d’accredito sono fissati in un massimo 3  per assegno bancario, e in un massimo di un giorno lavorativo per gli assegni circolari.

 

Questo vuol dire che, ad esempio, se versiamo oggi un assegno bancario di 10 mila euro, la somma inizierà a produrre interessi solamente a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla data odierna. La consueta eccezione che conferma la regola è relativa agli assegni versati nello stesso istituto di credito in cui l’emittente ha il conto, per i quali la valuta è rappresentata dalla stessa data di versamento.

 

Qualche esempio potrebbe chiarire meglio l’affermazione che precede: se riceviamo un assegno di 10 mila euro della Banca A, e lo versiamo sul conto corrente che abbiamo aperto presso la stessa Banca A, la valuta dell’assegno sarà la stessa data di versamento. Se invece versiamo un assegno della Banca B, la valuta sarà il terzo giorno lavorativo successivo a quello di versamento. Se infine versiamo un assegno circolare della Banca B, la valuta sarà il giorno successivo all’operazione.

 

I giorni di disponibilità

Stabilito cosa siano i giorni valuta, ricordiamo come i giorni di disponibilità misurino invece la data dalla quale è concretamente possibile disporre degli importi versati attraverso l’assegno bancario. Dal novembre 2009, i giorni lavorativi per i tempi di disponibilità sono fissati in un massimo di 5 per gli assegni bancari, e in un massimo di 4 giorni lavorativi per gli assegni circolari.

Pertanto, se versiamo oggi un assegno bancario della Banca A sul nostro conto corrente aperto sulla stessa Banca A, entreremo nell’effettiva disponibilità al termine della stessa giornata di versamento. I tempi si allungano a 5 giorni lavorativi nell’ipotesi in cui versiamo un assegno bancario di un’altra banca, e a 4 giorni lavorativi se invece versiamo un assegno circolare di altra banca (se invece versiamo un’assegno circolare della stessa Banca A, la disponibilità sarà immediata).

 

Teniamo inoltre in considerazione che i tempi sopra disposti sono quelli “massimi”: niente vieta alle banche di stabilire dei giorni di valuta e di disponibilità inferiori a tali soglie.

 

Attenzione alle valute

Come è facilmente intuibile, prendere confidenza con questi concetti è molto importante per una corretta gestione delle somme presenti sul conto corrente, e per evitare di avere brutte sorprese alla fine del trimestre o dell’anno: usare una somma di denaro versata con assegno bancario e per la quale non è ancora maturata la valuta, genera infatti uno sconfinamento tecnico ed economico e – salvo che siano presenti altri somme disponibili sullo stesso conto corrente – di conseguenza, l’addebito di oneri al momento della prima rendicontazione.

In conclusione, quando versiamo un assegno, prestiamo qualche istantedi attenzione alla lettura della ricevuta dell’operazione: di fianco all’importo versato sarà infatti indicata la data di valuta, che avremo cura di tenere a mente nei casi di necessità, e per una migliore pianificazione delle spese.

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