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Conti correnti, il salasso servito allo sportello

Banche 1 Maggio 2013

Più cari di almeno il 6% rispetto allo scorso anno. Sono diventati  così i conti correnti italiani, in questo primo scorcio di 2013 che è iniziato all’insegna di nuove e tasse e aumenti delle tariffe. Secondo le rilevazioni effettuate dall’istituto di ricerca Of-Osservatorio finanziario il costo dei depositi bancari, quest’anno è cresciuto mediamente di almeno 6% con punte, per alcune operazioni, sopra il 50%. È il caso dei bonifici che, secondo l’analisi di Of, in alcuni istituti di credito oggi sono molto più costosi rispetto al 2012, soprattutto quando vengono eseguiti allo sportello (e non su internet) in favore dei correntisti di altre banche.

 

La mappa dei rincari

Tra gli aumenti segnalati dagli analisti dell’Osservatorio Finanziario, ci sono per esempio quelli decisi da Cariparma, che ha innalzato da 3,3 a 5 euro le commissioni applicate su alcune categorie di bonifici. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mossa Unicredit, seppur con un incremento delle tariffe più contenuto: da 5 a 5,25 euro. Oltre al costo delle singole operazioni, però, sono rincarate anche le spese fisse dei depositi. Su un campione 90 conti correnti esaminati, per esempio, gli esperti di Of hanno rilevato un incremento da 31,85 a 33,93 euro  (+6,5%) del canone annuo medio  a carico dei correntisti.

 

Bancoposta più “salato”

I rincari del 2013 non hanno risparmiato uno dei prodotti più amati dagli italiani: il conto Bancoposta, che vanta oltre 5 milioni di correntisti. Da gennaio, le tariffe del Bancoposta hanno subìto infatti un notevole incremento: il canone annuo è salito di quasi il 60%, da 30,99 a 48 euro, mentre il costo dei bonifici effettuati negli uffici postali è cresciuto del 40%, da 2,5 a 3,5 euro. Anche sul libretto degli assegni, fino all’anno scorso gratuito, è arrivata una commissione di 3 euro. L’unica eccezione è rappresentata dalle carte Postamat, il bancomat delle Poste, il cui canone è stato completamente azzerato (dal precedente costo di 10 euro).

 

Come azzerare i costi

Occorre ricordare, tuttavia, che esistono due modi per eliminare tutte le nuove voci di spesa del Bancoposta. Il canone del conto, infatti, si azzera completamente per chi svolge un’ampia gamma di operazioni come l’accredito mensile dello stipendio e della pensione o il pagamento delle bollette e per chi acquista una carta di credito. Inoltre, non va dimenticato che, in alternativa al Bancoposta tradizionale, gli uffici postali permettono di aprire un altro conto corrente, che può essere gestito completamente su internet, senza mai recarsi allo sportello. Si chiama BancoPosta Click, non ha nessun canone mensile e permette di svolgere a costo zero le più comuni operazioni bancarie come appunto i bonifici, il pagamento delle bollette o i prelievi di contante con la carta Postamat.

 

Internet-risparmio

È proprio l’utilizzo della rete l’unico modo per difendersi dai rincari sul conto corrente: non solo alle Poste, ma anche e soprattutto in banca. Per rendersene conto, basta navigare sulle pagine dei siti web come Facile.it, Supermoney.eu e Confrontaconti.it, che consentono di  trovare i conti correnti meno costosi sul mercato, tra quelli offerti dalle principali banche italiane. In tutti e tre i siti, vengono segnalati come prodotti più convenienti quelli offerti dagli istituti di credito attivi prevalentemente o esclusivamente online, come Fineco, IwBank, WeBank, Youbanking, Banca Sella e CheBanca!, oltre all’olandese IngDirect con il suo conto corrente Arancio. Anche gli istituti tradizionali, però, premiano con forti agevolazioni sulle tariffe i clienti che utilizzano i servizi di home banking, cioè gestiscono il conto prevalentemente da casa e su internet, senza mettere piede nelle agenzie. Tra i prodotti indicati come più convenienti dai siti di comparazione delle tariffe (sempre per i risparmiatori che utilizzano internet) ci sono per esempio anche i conti SuperGenius di Unicredit, Stile Incrementale di Banca Carige, Libero Benvenuto di Veneto Banca, oltre a Conto Famiglia di Cariparma.

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