Conti correnti, va in onda il Grande Fratello fiscale
Dal 24 giugno sono scattate le operazioni che porteranno i nostri conti correnti ad essere libri aperti per il Fisco. Quello che prima era possibile solo dopo una autorizzazione specifica, concessa da un giudice e solo in casi eccezionali, d’ora in poi diventerà prassi. Le nostre movimentazioni bancarie, dunque, non avranno più segreti per i funzionari dell’Agenzia delle Entrate. Intendiamoci, l’obiettivo – la lotta all’evasione fiscale – è di tutto rispetto. Ma questa volta in termini di violazione della privacy si è superato un limite neanche immaginabile.
Riservatezza da garantire
E allora, non è un caso che l’entrata in funzione del Sid (Sistema di interscambio dati), che rappresenta la piattaforma digitale su cui viaggeranno i nostri dati finanziari riservati, abbia subìto un considerevole ritardo. Il via libera era stato previsto in un primo momento per lo scorso 10 aprile. Poi l’Authority per la Privacy aveva posto delle serie obiezioni in termini di garanzia della riservatezza dei dati. Ora questi problemi sembrano essere stati risolti grazie a un sistema che permetterà di criptare i numeri dei conti correnti. Così è arrivato il semaforo verde per il trasferimento di tutti i dettagli agli ispettori del Fisco.
Non si salverà nessuno
Ricordiamo che in base alla legge, non saranno i singoli cittadini a trasmettere le informazioni all’Agenzia delle Entrate, bensì gli intermediari finanziari. Quindi banche, uffici postali, Sgr (Società di gestione del risparmio), Sim (Società di intermediazione mobiliare), assicurazioni e fiduciarie trasmetteranno al Fisco tutti i dati riguardanti i rapporti finanziari dei propri clienti, cominciando da quelli attivi nel 2011. I dati dovranno giungere all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre. Per quelli del 2012 la data di consegna ultima è fissata per il 31 marzo 2014. A regime la comunicazione dovrà avvenire entro il 20 aprile dell’anno successivo a quello a cui sono riferite le informazioni.
Tutto quello che sarà comunicato
L’elenco di informazioni che i soggetti intermediari dovranno comunicare al Fisco è molto nutrito. In esso infatti sono comprese tutte le voci che permetteranno all’Agenzia delle Entrate di avere un quadro completo di tutte le nostre movimentazioni finanziarie. Di seguito, l’elenco di tutti i dati che riguardano i nostri conti che periodicamente verranno richiesti a banche, poste e intermediari vari:
- saldi iniziali e finali dei conti nell’anno
- importi totali delle movimentazioni distinte tra dare (ad esempio bonifici) e avere (ad esempio accrediti)
- dati riferiti ai conti deposito di titoli, obbligazioni e buoni fruttiferi
- contratti delle gestioni risparmio e patrimoniali
- importo totale degli acquisti con la carta di credito, con relative ricariche per quelle prepagate
- numero di accessi alle cassette di sicurezza
- incrementi di valore e riscatti relativi alle polizze assicurative
- acquisti e vendite di oro o di altri metalli preziosi
Obiettivo evasione fiscale
Nelle intenzioni dell’Agenzia delle Entrate e del suo direttore Attilio Befera, il monitoraggio completo dei nostri conti correnti sarà utilizzato per incrociare i dati con le nostre dichiarazioni dei redditi. In questo modo dovrà risultare più semplice scovare chi effettivamente sostiene spese superiori alle proprie entrate dichiarate. La speranza è che non si creino quei malintesi e quegli errori, sempre possibili purtroppo, per cui a rimetterci saranno i soliti contribuenti più deboli, e non certo i grandi evasori, i cui conti correnti “pesanti” di certo non risultano aperti in Italia.