Monte dei Paschi forse dovrà pagarci con le sue azioni

Un paio di giorni fa avevo denunciato lo scandaloso emendamento che avrebbe consentito al Monte dei Paschi di Siena di pagare gli interessi su i 3,9 miliardi che tutti noi cittadini gli abbiamo prestato chiedendoci altri soldi in prestito. Ora l’emendamento sembra aver trovato uno stop. La formulazione di quello che era già stato soprannominato decreto salva Monte Paschi è stata bocciata in commissione bilancio del Senato.
Lo scandaloso emendamento serviva a superare il no dell’Europa la quale aveva detto che le azioni che la Fondazione Monte Paschi avrebbe dovuto girare al Tesoro (cioè a noi cittadini) in pagamento degli interessi maturati nel 2012 dovevano essere valutate al prezzo di mercato corrente (ieri il titolo ha chiuso a € 0,21) mentre la Fondazione mirava a farle valutare molto di più.
Aspettiamo però a cantar vittoria.
La fondazione Monte paschi gode di grandi amicizie politiche coltivate in decenni di duro lavoro.
Come diceva ieri il Corriere della Sera: “a far uscire MPS dal limbo ora potrebbe essere il governo: fra le ipotesi un reinserimento nel maxiemendamento atteso prima del voto di fiducia”. Naturalmente il Corriere intendeva un reinserimento della scandalosa proposta di pagamento degli interessi chiedendo altri soldi a credito per pagarli.
Una mostruosità che nessuna banca, nemmeno MPS, sarebbe disposta ad accordare a noi clienti.
Staremo a vedere e sapremo se ci sarà chiara conferma che i tecnici/professori stanno lì al governo per bastonare i piccoli e proteggere i potenti amici. Soprattutto se provengono dal mondo bancario.