Come fare a meno del lettore DVD e vivere felici

Sembra proprio che si stiano preparando tempi duri per le cosiddette “unità ottiche”, ovvero per i lettori CD e DVD che, fino a qualche tempo fa, erano parte integrante della dotazione di qualsiasi computer. Sono principalmente due i motivi per cui quello che è sempre stato considerato un accessorio indispensabile, oggi sembra avere imboccato il classico “viale del tramonto”. Da un lato ci sono le esigenze dei produttori di diminuire il peso e le dimensioni dell’hardware, creando computer portatili e desktop sempre più sottili e leggeri. Questo aspetto è chiaramente visibile nei moderni ultrabook, per esempio. Nei computer desktop il fenomeno è meno evidente, ma Apple ha aperto la strada con i suoi nuovi iMac, sottilissimi, bellissimi da vedere e, appunto, privi del tradizionale lettore CD e DVD.
Il secondo motivo è invece legato in parte all’uso sempre maggiore dello streaming per la trasmissione dei dati, ma soprattutto alla diffusione e all’aumento di potenza dei servizi cloud, che consentono di immagazzinare file e documenti sulla nuvola al posto dei tradizionali supporti.
Tutto questo, forse, non rappresenterà la fine immediata dei dischi argentati e dei lettori a loro dedicati, ma certo è bene sapere con cosa abbiamo a che fare. Ecco allora qualche consiglio su come attrezzarsi e quali servizi è meglio conoscere.
Unità esterne
Cominciamo dalla cosa più ovvia: se ci attira l’idea di un computer privo di unità ottica, magari per via dell’estetica o delle dimensioni compatte, ma non vogliamo proprio rinunciare ai CD e ai DVD, non resta che procurarsi un’unità disco esterna. Possiamo farlo con una spesa limitata, e c’è solo l’imbarazzo della scelta. Samsung, per esempio, propone un modello in grado di leggere e masterizzare CD, DVD e anche Blu-Ray, dotato di comoda presa Usb e dal prezzo di circa cento euro.
Salvare la collezione
Se siamo tentati dall’idea di abbandonare i supporti fisici e passare completamente al digitale, ma non sappiamo come gestire la nostra raccolta di filmati, immagini, musica o anche programmi di lavoro che reputiamo indispensabili, la soluzione si chiama “Ripping”. In pratica si tratta di estrarre le informazioni dai dischi e salvarle in un formato che possa essere usato anche senza un’unità disco. Avremo bisogno, almeno per l’estrazione, di un lettore e di un programma dedicato, poi potremo farne a meno. Se si tratta semplicemente di video, uno degli strumenti più popolari è Handbrake. La soluzione per estrarre programmi, dischi di ripristino e altro è però quella di creare per ciascuno di essi un cosiddetto “file di immagine”, o “file iso”, che potremo poi installare o disinstallare proprio come se fosse un disco. Il programma giusto da usare in questo caso è Daemon Tools. La versione Lite, gratuita, si può scaricare a questo indirizzo.
Servizi indispensabili
Il passaggio completo al digitale richiede di rinunciare ai supporti fisici e affidarsi totalmente ai servizi cloud e al cosiddetto “Digital Delivery”, cioè all’acquisto di programmi direttamente online. Per ciò che riguarda il software legato all’intrattenimento, questo non è assolutamente un problema. Spotify e Steam saranno probabilmente tutto ciò di cui avremo bisogno per musica e giochi, mentre per i film abbiamo diverse scelte, tra le quali citiamo Chili e Net-Movie. Per ciò che invece riguarda i programmi per l’ufficio, le scelte più ovvie sono Office365 di Microsoft e Google Drive. A questi si possono poi affiancare servizi cloud per conservare file e cartelle. Abbiamo tantissime opportunità. Se vogliamo andare oltre i ben noti Skydrive, Drive e iCloud, qui possiamo trovare un po’ di ispirazione.