Più sicurezza per meno privacy? l’80% degli italiani dice sì

Eset, società specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, ha raccolto alcuni pareri in un sondaggio tutto italiano, traendo risultati piuttosto sorprendenti. Ben 8 italiani su 10 sarebbero pronti a rinunciare a un po’ della loro privacy su internet in cambio di maggior sicurezza, traducibile in controlli più approfonditi da parte delle forze di polizia.
Tra gli altri argomenti affrontati nel questionario anche la provenienza delle minacce informatiche e il Deep Web, ovvero la parte “sotterranea” di internet, quella che non viene indicizzata nei motori di ricerca, accessibile solo tramite particolari procedure.
Quest’ultimo è conosciuto da 4,7 milioni di utenti italiani, la maggior parte dei quali tra i 18 e i 35 anni, con più elevato titolo di studio e residenti nel centro/sud Italia. Il 26% degli intervistati invece ha dichiarato di aver utilizzato o almeno sentito parlare di Bitcoin, la moneta virtuale utilizzata per lo scambio di beni e servizi nel Deep Web.
Secondo il 45% dei partecipanti al sondaggio il Deep Web è utilizzato principalmente per traffici illeciti, elemento che accresce il sentimento di paura e diffidenza nel navigarci almeno una volta: altri pensano che sia un luogo dove accedere a notizie e informazioni non divulgate dalla stampa (18%), mentre alcuni lo ritengono il posto ideale, dove la privacy vene rispettata (14%) e dove ci si sottrae alla censura (16%).
Tornando al discorso della sicurezza informatica, gli internauti italiani si dimostrano abbastanza esperti di minacce legate alla cybersecurity, dallo spam al furto d’identità, passando per malware e adescamento online: il vero problema, secondo noi, è che si conosce la minaccia ma non il modo di difendersi dalla stessa.
Fonte: Repubblica