Mini Flat Tax, nuove misure per Partita IVA

Mini Flat Tax: approfondiamo il discorso sulla proposta di legge destinata ad ampliare il regime forfettario, con aliquota fissa al 15% per Partite IVA fino a 100mila euro.
Sono sempre maggiori i consensi in merito alla “mini” Flat Tax, presentata alla Camera lo scorso luglio dalla Lega in accordo con il Movimento 5 Stelle. La proposta di legge prevede un’estensione del regime minimo/forfettario del 15% per le Partite IVA fino a 100mila euro di reddito annuo, in sostituzione dell’attuale regime forfettario, che prevede diverse soglie di accesso sulla base delle attività svolte e con tetto di reddito molto più basso, che raggiungeva un massimo di 50mila euro.
La proposta conserva la natura opzionale, come per il regime attuale: se lo preferisce, il lavoratore autonomo può continuare ad applicare la tassazione ordinaria.
Per le Startup, la mini Flat Tax prevede misure specifiche: l’aliquota si abbassa al 5% per tre anni e, nel caso l’imprenditore rientri in una particolare fascia d’età (meno di 35 anni o più di 55 anni) l’imposta può allora estendersi a cinque anni.
In stallo, invece, la Flat Tax per i privati, già prevista dal Governo ed interpretata come Riforma IRPEF. Il progetto comprenderebbe l’eliminazione degli attuali cinque scaglioni e l’introduzione di aliquote fisse di imposta al 15% e al 20% che prevedono come spartiacque la soglia di reddito di 80mila euro.
L’intero piano di riforma fiscale avrà comunque un’introduzione progressiva, dunque sembra impossibile quantificare tempi precisi di attuazione.
Anche per quanto concerne l’ampliamento del regime agevolato delle Partite IVA, i tempi sembrano essere lunghi: c’è infatti ancora da attendere per il via libera da parte della Commissione UE, in quanto le regole comunitarie prevedono che i regimi agevolati possano applicarsi per redditi non oltre i 65mila euro; il tutto, senza considerare l’iter parlamentare di approvazione.
Sulla base delle dichiarazioni rilasciate prima dell’estate, L’Esecutivo sembrava intenzionato ad inserire la misura per le Partite IVA nella Legge di Bilancio, con un tetto di 80 mila euro, ma non è ancora chiaro se la proposta di Lega ed M5S debba sostituire tale ipotesi o se il provvedimento debba invece confluire in manovra.