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Come controllare l’affidabilità di un partner commerciale

Editoriale 12 Novembre 2020
Controllare partner commerciale

Se siete in procinto di instaurare una nuova collaborazione lavorativa o commerciale o se siete entrati in contatto con un nuovo cliente, prima di stringere accordi sarebbe opportuno verificarne l’affidabilità. Purtroppo in Italia sono davvero numerosi i casi di contratti o fatture insolute e nella maggior parte delle situazioni è difficile farsi valere anche dinanzi alla legge. Le procedure per rivalersi su contratti o pagamenti non rispettati non sono proprio snelle e i piccoli imprenditori spesso tendono ad abbandonare la controversia a causa del costo esoso delle spese legali. Ecco perché ci sono alcuni controlli raccomandati da fare prima di stringere qualsiasi tipo di accordo con un nuovo partner, a prescindere da quale sarà la natura della collaborazione.

L’iscrizione all’albo

Una delle questioni da controllare, valida in molti aspetti della vita, è la regolare iscrizione all’albo di chi si professa professionista. Per chiarezza è bene sapere che in Italia esistono ventotto ordini e collegi professionali e gli iscritti si aggirano su cifre che superano di gran lunga i due milioni. Considerando anche dipendenti di studi professionali e professionisti ordinistici il numero sale a sei milioni. Per entrare in un albo professionale bisogna completare un periodo di stage o superare un esame e ottenere l’abilitazione. In alcuni casi è richiesto il possesso di una specifica laurea e il superamento di determinati esami universitari.

Quando ci si avvale della collaborazione di un medico, di un ingegnere o di un addetto stampa si deve verificare che questo sia correttamente iscritto all’albo. Un caso molto diffuso è quello dei medici e dei biologi che si occupano di alimentazione e che operano con un’iscrizione all’albo di materia e campo d’applicazione differente da quella che professano. Per controllare la veridicità dell’iscrizione all’albo basta richiedere il numero di tessera e fare una ricerca incrociata sui siti web ufficiali di riferimento.

La solidità finanziaria

Per valutare il livello di solidità finanziaria di un partner ci sono vari modi. Il primo è quello di richiedere il bilancio, un documento aziendale che richiede un set di conoscenze del settore per poter essere correttamente interpretato. Per esempio bisogna conoscere la differenza tra stato patrimoniale attivo e passivo, ovvero i patrimoni circolanti e gli investimenti durevoli rispetto ai beni netti, gli utili e l’eventuale presenza di debiti. Solitamente quando il patrimonio passivo è superiore a quello attivo potrebbe indicare una maggiore solidità finanziaria. È anche possibile procedere tramite visure camerali, atti che solitamente si utilizzano in caso di controversie legali per capire a quanto ammonta il patrimonio di un soggetto debitore. Ci sono poi i rumors, l’aspetto dei collaboratori, l’atteggiamento e le modalità con cui il partner vuole concludere l’affare. Meglio non procedere con fretta e fare tutte le domande del caso. Se si rifiuta di rispondere è chiaro che qualcosa di poco trasparente sicuramente c’è e dovrai capire cosa è.

Controlli di trasparenza online

Sul web esistono molto modi di valutare l’affidabilità di un soggetto con cui si intende instaurare un rapporto collaborativo o commerciale. Alcuni controlli sono necessari specialmente quando ci si avvale di fornitori che, se lavorano all’estero o dall’estero devono essere autorizzati a compiere certe operazioni. Per saperne di più di un partner può essere quindi utile il controllo del codice identificativo, ovvero la verifica partita iva che il Portale FissoVariabile ha spiegato molto bene. Difatti questo controllo può essere effettuato da chiunque sul sito dell’Agenzia delle Entrate, cliccando proprio sulla voce di Verifica Partita IVA. Questo controllo ci dice se la partita IVA è attiva, esistente e eventualmente abilitata a transazioni estere. Queste verifiche andrebbero sempre compiute prima di stringere accordi perché sono rapide, alla portata di tutti e possono preservare dai rischi tipici del mercato quando si ha a che fare con partner poco raccomandabili.

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