Il voto di febbraio, una scelta importante
Da giorni i proclami dei politici di ogni schieramento declinano la teoria del voto utile. I partiti più grandi sottolineano l’opportunità di non disperdere il voto dandolo ad altri. I partiti più piccoli ne fanno un problema di qualità. Il voto, tuttavia, deve essere utile principalmente per chi lo esprime. In questa prospettiva, la sfiducia verso la classe dirigente e la consapevolezza di aver toccato il fondo, hanno favorito un approccio sempre più critico e competente alla politica. Per noi questo approccio è ancora più significativo, perché la politica ignora da sempre il “Popolo delle partite IVA”.
È molto difficile capire, sempre che le promesse elettorali vengano rispettate, cosa le varie forze politiche hanno in serbo per noi. Questo è il compito che ci siamo dati per le prossime settimane, capire se e cosa i partiti hanno intenzione di fare per i titolari di partita IVA.
Siamo tanti, siamo elettori, siamo oltre tre milioni. La nostra voce conta ed è importante. I partiti non possono ignorarci e solo se avremo un quadro chiaro di cosa i partiti dichiarano di voler fare per noi, potremo poi scegliere consapevolmente.
Sono molte le cose che i partiti potrebbero fare per noi. Però vogliamo proposte concrete, non chiacchiere:
- sul fronte dei contributi della gestione separata dell’INPS, oggi al 27%, ma in crescita di un punto percentuale all’anno fino al 33% nel 2018, mentre quello di professionisti con cassa, artigiani e commercianti va dal 14% al 21%;
- sul tema della rivalsa contributiva soggetta a IRPEF, diversamente da quanto avviene per gli altri professionisti
- sul fronte fiscale, dove si teme l’ulteriore aumento dell’IVA a scapito del costo del lavoro indipendente
- sul fronte delle detrazioni per i familiari a carico e delle spese deducibili
- sul fronte della semplificazione burocratica che contempla misure depressive tra cui l’IRAP.
Su questi temi le tribune politiche propongono la solita arena. Lo schieramento di centrodestra – vicino al 30% dei consensi – e di centrosinistra – qualche punto sotto il 40% – si affrontano soprattutto sul tema delle tasse, tra cui la famigerata “patrimoniale” la fa da padrona, e sul tema del lavoro (dipendente, beninteso). Entrambi dichiarano di voler perseguire la crescita, ma con ricette molto diverse.
La crescita è poi la nota caratterizzante del movimento nato sotto l’ombrello del Professor Monti – poco sotto il 15% secondo alcuni sondaggi – la cui “agenda” propone un fisco più semplice ed equo, ipotizza una patrimoniale per i “grandi patrimoni”, promette lotta senza quartiere all’evasione e un programma di tagli e investimenti.
Morte alla vecchia politica è, poi, la campana del popolo grillino, distillato purissimo della società civile – poco sotto il 13% – il cui programma politico, sotto la voce economia, propone regole sulla trasparenza nell’impresa, l’abolizione dei monopoli, la tutela dei piccoli investitori, la responsabilità delle banche, la difesa delle imprese locali e la disincentivazione delle imprese dannose.
Poi c’è il partito della legalità del Magistrato Ingroia e del fu magistrato Di Pietro – poco sopra il 5% – che si proclama “alternativo a Berlusconi e Monti” e che inneggia a legalità, laicità e libertà, propone il ripristino dell’art. 18 e l’incentivazione delle assunzioni a tempo indeterminato.
Infine un altro partito della società civile – Fare per Fermare il declino – sulla soglia del 4% – che propone l’abbattimento del debito pubblico, della spesa pubblica e della pressione fiscale, e il cui leader, Oscar Giannino, nelle vesti di giornalista, ha spesso decantato le virtù degli autonomi e prestato ascolto alla loro causa.
Per adesso quindi, nessuno ha ancora fatto delle proposte concrete per noi titolari di partita IVA. Vi facciamo una promessa solenne: noi andremo a bussare a tutte le porte per chiedere cosa ogni partito vuole fare per noi. Poi vi faremo sapere cosa ci hanno risposto o se non hanno intenzione di farlo.
Seguiteci in questi giorni, fate sentire la vostra voce commentando gli articoli, così i partiti non potranno più far finta di niente.
Inoltre il nostro editore nel suo blog “Insieme per fare la differenza” sta commentando e commenterà quanto sta succedendo, esprimendo il suo punto di vista e, quando possibile, darà dei consigli, prima di tutto su chi non merita il nostro voto.