La pagella di Adornato
Leggi l’intervista a Ferdinando Adornato
Adornato calca la scena politica dal 1994. Gli va dato atto che nel nome della sua appartenenza al mondo liberale abbia portato avanti – pur con alterne fortune, ma con dignità – le sue battaglie. Non c’è dunque che plaudire quando invoca una rivoluzione liberale, appunto, contro lo Stato burocrate. La battaglia che si vince con misure specifiche e proposte dettagliate. Giusto. Ma la domanda è quali sono le misure e le proposte? Adornato sostiene, a ragione, che negli ultimi anni l’operazione del centro destra per fare gli interessi politici del popolo delle partite Iva sia sostanzialmente fallita, riducendosi a una sorta di tradimento nei confronti dei lavoratori autonomi. Sarebbe stato interessante se insieme all’onesta ammissione di colpa, oggi una rarità, avesse indicato la strada per recuperare il terreno perduto. Ammette che i lavoratori hanno già avanzato le soluzioni per rendere almeno più accettabile la loro vita di liberi professionisti e sostiene che abbiano bisogno della volontà politica di liberalizzare il Paese, difendendo e tutelando i lavoratori autonomi e quelli precari. Sarà questa la sua battaglia nel prossimo Parlamento?