La pagella di Beltrandi
L’intervista a Marco Beltrandi
Beltrandi sostiene che tutte le volte che il partito Radicale ha organizzato delle iniziative a favore del popolo delle partite Iva è stato regolarmente silenziato e trascurato dagli organi di informazione. Accusa il Corriere della Sera che, mentre rimproverava i partiti di aver fatto nulla in materia, taceva su “una proposta di legge” fatta dal partito Radicale. Allora noi ci chiediamo quale migliore opportunità di spiegare attraverso il nostro giornale tutte le iniziative del suo partito a favore del popolo delle partite Iva. Questo non è successo.
Non basta dire che fino a oggi quello che ha fatto la politica è un paliativo. E’ superficiale affermare che per valorizzare il lavoro autonomo bisogna alleggerire il carico fiscale. Infine è singolare sostenere che chi intende aprire una partita Iva debba ancora chiedere 60 permessi.
Ricordiamo a Beltrandi che ci sono due modi per aprire una partita Iva: uno per gli imprenditori individuali e uno per i lavoratori autonomi.
Nel primo caso, si deve effettuare la Comunicazione unica. In cosa consiste? Si tratta di una procedura on line che bisogna fare sul sito del Registro delle imprese. E’ complicata e in linea di massima richiede l’intervento di un commercialista. Ma qui dei 60 permessi non c’è neppure l’ombra.
Nel secondo caso, quello del lavoratore autonomo, bisogna solo compilare la dichiarazione di inizio attività (modello AA9/11) e consegnarla all’’Agenzia delle Entrate: o compilata e recapitata a mano, o compilata e recapitata tramite internet, o compilata e recapitata per posta.