Pioggia di soldi, in arrivo oltre un miliardo di rimborsi Iva
In un Paese normale, non bisognerebbe festeggiare quando lo Stato ci restituisce ciò che ci è dovuto. Ma evidentemente l’Italia, da questo punto di vista, tanto normale non deve essere visto che l’annuncio di una nuova consistente tranche di rimborsi dell’Iva è stato accolto come un evento del tutto straordinario. È successo ieri quando l’Agenzia delle Entrate ha annunciato che presto verranno messi in pagamento, come quota di rimborso dell’Iva 1,2 miliardi di euro.
Un salto di qualità
I rimborsi decisi per marzo dall’Agenzia delle Entrate rappresentano un vero e proprio salto di qualità rispetto all’anno scorso. Rispetto al primo trimestre 2012 si registra un incremento di fondi del 180%: tre volte di più. Lavoratori autonomi, professionisti e imprese nel primo trimestre dello scorso anno, avevano ottenuto liquidazioni totali per circa 890 milioni di euro, dei quali 695 a gennaio, zero a febbraio e solo 195 milioni a marzo. In questo 2013 la musica è decisamente cambiata. A gennaio infatti sono stati rimborsati 500 milioni di euro, a febbraio 800 milioni e ora ne arriveranno, come accennato, altri 1,2 miliardi. Il tutto per un totale di 2,5 miliardi di euro nel primo trimestre. Una circostanza sottolineata con soddisfazione dalla stessa Agenzia delle Entrate, che parla apertamente di un’iniezione di liquidità molto importante per il nostro mondo produttivo.
Come si ottiene il rimborso
Secondo una stima effettuata sempre dall’Agenzia delle Entrate, a beneficiare dello sblocco di arretrati Iva, saranno circa 4.300 soggetti, tra lavoratori autonomi, professionisti e imprese. Un numero che se all’apparenza potrebbe sembrare rilevante, in realtà rappresenta una parte minima dei tanti contribuenti che avrebbero diritto ai pagamenti dell’Iva. In ogni caso, per i fortunati che a questo giro si vedranno inseriti nella categoria dei rimborsati, il Fisco fa sapere che non ci saranno procedure burocratiche da espletare. Sarà l’Agenzia delle Entrate a mettere a disposizione di tutte le proprie sedi distaccate le somme necessarie ai rimborsi, che verranno accreditate direttamente sui conti correnti dei contribuenti aventi diritto.
Si può fare di più
Bisogna notare che tanti, troppi problemi irrisolti restano sulla strada di un rapporto più corretto tra Stato e contribuenti sul fronte dei versamenti dell’Iva. Andrebbero velocizzate in maniera più marcata i tempi per la liquidazione dei rimborsi, e soprattutto andrebbero semplificate le procedure per la richiesta dei rimborsi stessi. Infine, l’occasione è quanto mai ghiotta per ricordare che se davvero si vuole ridare ossigeno a tante piccole imprese e a tanti detentori di partita Iva e professionisti con l’acqua alla gola, bisognerebbe prevedere con urgenza lo sblocco non solo dei rimborsi Iva, ma anche dei pagamenti arretrati della Pubblica amministrazione. Un tema questo balzato con forza agli onori della cronaca e che, ovviamente, non riguarda l’amministrazione fiscale, ma che investirà pesantemente il nuovo governo, di qualunque colore o natura esso sarà.