2013: caccia grossa agli evasori. Ecco la strategia del Fisco
Non si sa se sorridere o rimanere impressionati di fronte alle cifre contenute nel cosiddetto Piano dell’Agenzia, ossia il programma che l’Agenzia delle entrate si è dato nell’ambito della lotta all’evasione fiscale. La cifra che, infatti, si intende recuperare in questo 2013 è pari a circa 10,2 miliardi di euro. Detta così sembra in effetti una somma da far paura. Ma se ci fermiamo un secondo a riflettere sul fatto che solo l’anno scorso l’evasione fiscale totale è stata stimata in circa 180 miliardi di euro, ci rendiamo conto che stiamo parlando di molto meno del 10% del totale. In questo senso allora diventa ancora più sconvolgente che il nostro Fisco accampi pretese sempre maggiori, e diventi di giorno in giorno sempre più aggressivo, fino a mettere il naso direttamente nei nostri conti correnti (solo per citare una delle ultime misure straordinarie adottate), per arrivare poi a rimediare meno del 10% dell’evasione fiscale totale annua. Verrebbe da dire che in campo di lotta all’evasione fiscale, ogni anno la montagna partorisce il topolino.
Aumento dei controlli
Per il momento però questo è quello che i nostri ispettori riescono a fare e con questo dobbiamo fare i conti. Tra l’altro, lo stesso Piano di azione per il 2013 prevede che siano circa 1,6 milioni i controlli fiscali che verranno complessivamente attuati. Anche qui, se pensiamo che ogni anno circa 11 milioni di italiani non dichiarano nulla al Fisco, si capisce che siamo di fronte davvero a una goccia nell’oceano, con il rischio sempre presente che alla fine, pur di far cassa si sposti l’obiettivo verso i soggetti che già pagano e che vengono indotti, con le buone o le cattive, a pagare semplicemente di più.
Case nel mirino
Da quest’anno poi c’è una grossa novità organizzativa. L’Agenzia delle entrate ha infatti inglobato al suo interno l’Agenzia del territorio. In questo senso scatteranno dunque anche una serie di controlli per verificare che gli immobili siano correttamente accatastati secondo la propria specifica categoria. L’impegno è quello di effettuare almeno 800mila controlli catastali sul territorio, per scovare eventuali irregolarità. A tutto ciò si accompagneranno poi altre 115mila verifiche per la mancata presentazione di atti di aggiornamento. Anche in questo senso se considerate le milioni di unità immobiliari presenti nel nostro Paese stiamo parlando davvero di bazzecole.
Consolazioni: maggiori rimborsi fiscali
In questo vero e proprio inferno di controlli e di verifiche, sulla cui reale ed effettiva incidenza abbiamo detto, ci sarà spazio anche per qualche buona notizia a favore dei contribuenti. Il Piano d’azione dell’Agenzia delle entrate prevede infatti anche uno sforzo maggiore per quanto riguarda i rimborsi fiscali. L’Agenzia si impegna infatti ad attivarne per quest’anno almeno l’80 per centro sia per le imposte dirette che per l’Iva, fino al periodo di imposta 2011, mentre l’anno prossimo invece saranno messi in pagamento l’80% dei rimborsi per le imposte dirette fino all’anno fiscale 2012 e per i rimborsi Iva l’85% di quelli fino al 2012 e il 35% dell’anno d’imposta 2013. Insomma, con i soliti tempi dell’amministrazione fiscale, si dovrebbe riuscire a rimettere al passo lo Stato con i rimborsi, un argomento che fa disperare milioni di contribuenti in attesa. Insomma un programma generale che insieme al miglioramento dell’azione di repressione cerca di prevedere anche qualche semplificazione burocratica e un miglioramento complessivo del servizio. Un menù che in un Paese civile dovrebbe essere il minimo, soprattutto nel caso di un’amministrazione fiscale che da parte sua invece nei confronti dei cittadini diventa sempre più esigente.