9 dicembre, l’inizio della fine
Recita così l’enorme striscione che Francesco Sibilia, titolare di un piccolo autolavaggio a Conversano in Puglia, ha esposto davanti al suo capannone. Come lui, tanti artigiani, commercianti, partite Iva, precari e disoccupati hanno deciso di aderire alla manifestazione che il 9 dicembre avrà luogo in tutta Italia.
Questo il testo che in questi giorni sta circolando nella Rete: «Il 9 dicembre ci sarà la più grande protesta popolare della storia italiana per liberarci una volta per tutte da questa classe politica corrotta e non eletta. Una vera rivoluzione. Cercheranno in tutti i modi di metterci contro le forze dell’ordine con i soliti infiltrati “violenti”. Questa volta dobbiamo fargli capire di mettersi dalla nostra parte una volta per tutte e riprenderci tutto. Senza il loro aiuto sarà sempre il solito massacro (la cosiddetta guerra dei poveri). I media stanno facendo di tutto per non pubblicizzarla, quindi chiediamo a chiunque veda questo appello di condividere per avvisare tutti che il 9 dicembre sarà un giorno importantissimo per tutti gli italiani. Grazie!».
Alla mobilitazione aderisce anche Roberto Corsi, il commerciante calabrese che all’inizio dell’anno aveva deciso di protestare contro il Fisco italiano mettendo il registratore di cassa fuori dal suo negozio, ma sono tanti i piccoli imprenditori strangolati dalla crisi e dalle tasse che hanno deciso di unirsi. «Senza sè e senza ma, e soprattutto senza paura scenderemo in piazza e bloccheremo l’Italia da Nord a Sud, ad oltranza, per dire no a questo scempio!» Queste le parole del commerciante calabrese che è stato fra i primi a protestare contro quello che definisce: “Uno stato usuraio e assassino”.
Noi de La Mia Partita Iva non potevano fare a meno di dare voce al disagio di tanti piccoli imprenditori e liberi professionisti.