Affitti, la cedolare secca delude le attese
La cedolare secca sui contratti di affitto ha deluso le attese. La tassazione sostitutiva (con la cedolare gli affitti vengono tassati al 21%, oppure al 19% per i canoni concordati, anziché secondo l’aliquota Irpef del contribuente) che doveva portare vantaggi ai proprietari di casa e un gettito a regime di quasi 4 miliardi di euro ha fatto flop.
Secondo i dati diffusi dal direttore del Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, nel 2011 sono stati incassati soltanto 672 milioni rispetto ai 2,7 miliardi attesi, mentre nel 2012 l’incasso dovrebbe essere di soli 814 milioni di euro, rispetto ai 3,8 miliardi di euro originariamente previsti. Questo aspetto ha portato a rivedere anche le stime per i prossimi anni. Il direttore del Dipartimento Fabrizia Lapecorella ha comunicato nel corso di una audizione alla Camera che le stime di incasso future sono state ridotte a un quarto rispetto agli importi previsti negli anni scorsi.
Forse è il caso di riflettere su questi numeri. Probabilmente molti contribuenti non hanno scelto la strada della cedolare secca a causa della complessità delle procedure che bisognava seguire. Senza una riduzione della burocrazia tante possibilità concesse dal Fisco rischiano di restare soltanto sulla carta.