Bonus arredamenti, fuori elettrodomestici e computer
Ristrutturazioni, ma non solo. Forse è sfuggito ai più che nell’ultimo decreto licenziato dal governo qualche giorno fa, oltre alle tanto attese proroghe dei bonus per le ristrutturazioni, ecologiche e non, sono state introdotte anche agevolazioni fiscali per l’acquisto di mobili da arredamento. Si tratta di una novità importante perché potrebbe ridare ossigeno a un settore, quello degli arredamenti appunto, che in Italia rappresenta in molte Regioni il perno delle economie locali. Senza contare quanti lavoratori autonomi, soprattutto artigiani, sono impegnati in questo comparto che da sempre rappresenta uno dei fiori all’occhiello del made in Italy. È dunque opportuno approfondire la questione, sottolineando quali sono le caratteristiche delle agevolazioni sui mobili e chi potrà usufruirne.
Bonus del 50% sulla spesa complessiva
La quota di agevolazione prevista per legge sui mobili è fissata in misura pari a quella stabilita per le ristrutturazioni. Ricordiamo che per queste ultime la legge ha introdotto una detrazione del 50% con un limite temporale che andrà fino al 31 dicembre di quest’anno per le abitazioni singole e fino al 30 giugno del 2014 per i condomini. Alla stessa maniera l’acquisto di arredamenti verrà agevolato con un bonus fiscale del 50% su una spesa massima di 10mila euro. Questo significa che acquistando una cucina del valore di 10mila euro si potrà portare in detrazione dal proprio reddito Irpef una quota massima di 5mila euro, con sconti sul pagamento delle tasse che verranno spalmati nei cinque anni successivi. Insomma, un sconto fiscale allettante del quale potrebbe convenire approfittare.
Arredamenti sì, elettrodomestici no
Qualcuno ha pensato che il decreto in questione potesse riproporre il bonus fiscale che fu lanciato nel 2009 e che, come molti ricorderanno, comprendeva elettrodomestici e computer. Ebbene, questa volta la norma ha incluso tra i consumi beneficiari della possibile detrazione solo i mobili fissi. Sì dunque a cucine, salotti e camere da letto. No, invece, a elettrodomestici, televisori o computer. Un unico dubbio rimane sul fronte delle cucine. In questo caso non è ancora chiaro se saranno compresi o no i cosiddetti elettrodomestici da incasso. Ci riferiamo ad esempio a quei frigoriferi o a quelle lavastoviglie che sono sì elettrodomestici, ma che in questo caso svolgono anche una funzione fondamentale di mobilio, andando a colmare i vuoti presenti nell’arredamento di una cucina. In questo senso al governo sono state già chieste delucidazioni che dovrebbero arrivare a stretto giro con il regolamento attuativo che chiarirà ogni particolare del decreto.
Agevolazioni solo per chi ristruttura
Un’altra caratteristica fondamentale del bonus fiscale di cui stiamo parlando riguarda la categoria di cittadini che potrà usufruirne. Non si tratta di un’agevolazione aperta a tutti. Solo chi effettuerà lavori di ristrutturazione sulla propria casa o nel proprio condominio potrà contestualmente approfittare anche delle detrazioni sull’arredamento. Si tratta dunque di un bonus che si va a sommare a quello sulle ristrutturazioni e che potrà rendere più vantaggioso, per chi ne avrà l’opportunità, non solo ristrutturare le proprie abitazioni, ma anche cambiare il mobilio di qualche stanza. Vedremo quali effetti ci saranno sull’economia reale del Paese.