Cala il Pil, si svuota il carrello, ma crescono i milionari
Nulla di nuovo sotto l’ultimo sole estivo. Il Pil italiano è ancora in calo, per l’ottava volta consecutiva, nel secondo trimestre del 2013. All’orizzonte per il momento non si intravedono segnali di ottimismo e sulla possibile ripresa aleggia il rischio dell’instabilità politica.
I numeri dell’Istat
Mentre il Ministero del Tesoro ha fatto sapere che il -1,3% previsto dal governo per il 2013 sarà rivisto al ribasso, l’Istat ha certificato che il secondo trimestre di quest’anno ha visto un calo del Pil dello 0,3% (-2,1% a livello tendenziale), rivisto rispetto alle previsioni di agosto scorso (-0,2% e -2%).
Dalla mancata crescita al calo consumi: le famiglie italiane continuano a stringere la cinghia. Tra aprile e giugno i consumi sono diminuiti del 3,3%. La flessione è generale, il calo più forte (-7,1%) riguarda i beni durevoli quali abiti, elettrodomestici, auto; ma si taglia non poco anche sugli alimentari (-3,3%) e sui servizi (-1,8%).
L’allarme delle associazioni
Il Codacons non ci sta e lancia un allarme: “Il Governo non ha ancora capito che questa è una crisi di consumi e che fino a quando non si allenterà la morsa fiscale sui ceti medio bassi ridotti sul lastrico, la ripresa resterà una chimera”. Mentre la Confesercenti aggiunge: “L’aumento dell’Iva al 22% sarebbe un clamoroso autogol. A fronte dell’aumento dei prezzi, il calo di consumi produrrebbe un minor gettito di 300 milioni invece dei 5 miliardi di maggiori entrate previste dal Tesoro». Per Confcommercio: “I dati diffusi dall’Istat certificano la gravità della crisi economica che attanaglia il Paese”.
I milionari aumentano
Infine un dato curioso. Secondo un rapporto di Ubs il numero di Paperoni a livello mondiale ha raggiunto nel 2013 un record assoluto. Gli “ultra-benestanti”, ovvero coloro che hanno proprietà e attività per oltre 30 milioni di dollari, sono quasi 200.000 nel mondo, il 6% in più del 2012, per una ricchezza globale di quasi 28 mila miliardi di dollari, 2 mila miliardi in più del 2012.
Anche nel nostro Paese, mentre le grandi imprese lottano con la cassa integrazione e le pmi arrancano tra stretta creditizia e pressione fiscale alle stelle, i ricchi non se la passano male. Nel 2013 i milionari in Italia sono aumentati del 7%, poco meno della media europea dell’8,7%. Sono in tutto 2.075 rispetto ai 1.940 dello scorso anno, con una ricchezza complessiva di 235 miliardi di dollari, in aumento del 6,8% sul 2012. Per loro il termine crisi non è scritto da nessuna parte sul vocabolario.