Come difenderci da un’ipoteca

Avere a che fare con Equitalia si sa, non è mai piacevole. Ma di certo c’è un evento che più di altri può rappresentare per un contribuente, e in particolare per una partita Iva come noi, un vero e proprio incubo: l’iscrizione di un’ipoteca su di un nostro bene, in particolare di un immobile. Si tratta infatti di una procedura della massima gravità e che oltretutto prevede una trafila burocratica molto complicata per essere definitivamente annullata. Ecco perché su questo argomento conviene più che mai essere preparati, perché un’ipoteca si può innanzitutto evitare, visto che esistono regole ben precise che Equitalia deve seguire prima di poterla applicare. In secondo luogo poi, sarà pure difficile, ma esiste comunque una strada percorribile da un punto di vista amministrativo per poterne ottenere la cancellazione definitiva.
Ipoteca, un pericolo da conoscere
Cominciamo allora con il definire questo strumento estremo che Equitalia si trova nelle mani per poter ottenere il pagamento forzato di una vecchia sanzione, di una multa o di una qualsiasi tassa non versata. L’ipoteca è applicata dal giudice, e quindi in questo caso si parla di ipoteche giudiziali, e viene richiesta da Equitalia nel caso si riscontri appunto il ripetuto mancato pagamento di una somma nei confronti di un terzo, in questo caso potrà trattarsi di un’amministrazione locale o dello Stato centrale. Il problema è che, come accennato, si tratta di una misura estrema, che andrebbe utilizzata con cautela, e dovrebbe avere una pura funzione di deterrenza nei confronti di un contribuente inadempiente. In realtà invece fin troppo spesso se fa un uso indiscriminato, tra l’altro senza che il cittadino sia pienamente informato dei suoi diritti.
Quando l’ipoteca è illegittima
Ci sono ad esempio dei casi in cui non sono soddisfatti i requisiti minimi affinché Equitalia possa richiedere ad un giudice l’iscrizione di una ipoteca. Sono limiti minimi stabiliti per legge che è bene tenere a memoria per evitare inutili brutte sorprese. L’applicazione di un’ipoteca può dirsi dunque illegittima quando:
- il presunto debito sia inferiore a 8.000 euro, quindi sotto questa soglia non può essere costituito nessun diritto di obbligazione ipotecaria
- nel caso in cui Equitalia proceda con l’accensione dell’ipoteca tramite la trascrizione nella Conservatoria dei registri immobiliari la soglia minima per la procedura sull’immobile del contribuente (ad esempio una prima casa) è fissata in 20mila euro
- non si può procedere poi con l’applicazione degli effetti dell’ipoteca nel caso di una mancata comunicazione dell’avvenuta iscrizione dell’immobile (soggetto alla stessa) al registro ipotecario
- infine, nel caso manchi la notifica dell’ingiunzione di pagamento: se trascorso un anno dalla comunicazione dell’iscrizione, questa citata notifica non arriva, l’ipoteca può considerarsi illegittima
Come si cancella un’ipoteca
Si tratta, come già accennato, di una procedura alquanto complicata, soprattutto perché ci si deve scontrare con i tempi notoriamente biblici della nostra giustizia civile. In ogni caso, il primo passo da seguire è quello ovviamente di dimostrare l’illegittimità dell’ipoteca oppure di effettuare il pagamento estinguendo così il proprio debito. Mentre però per un’ipoteca cosiddetta volontaria, la faccenda si chiuderebbe qui, per un’ipoteca giudiziale purtroppo il percorso è appena iniziato. Bisogna infatti presentarsi dal giudice che ha imposto l’ipoteca e, dopo aver dimostrato atti alla mano di aver effettivamente soddisfatto il proprio debitore, bisogna richiedere un ordine formale di cancellazione dell’ipoteca stessa, l’unico davvero capace di eliminare del tutto il peso sull’immobile. Ma non è ancora finita qui. Rimane infatti l’ultimo passaggio, cioè la cancellazione presso le liste della Conservatoria dei registri immobiliari della propria abitazione. In pratica si tratterà anche qui di attendere pazientemente i tempi burocratici e amministrativi, affinché in base all’ordine del giudice venga effettivamente eliminata ogni traccia legale dell’ipoteca. La morale della favola insomma resta quella iniziale: con Equitalia conviene comunque non aver nulla a che fare, men che meno se si tratta di un’ipoteca.