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La Mia Partita IVA • News • Agenzia delle Entrate • Equitalia ci ripensa, si allenta la stretta sui contribuenti

Equitalia ci ripensa, si allenta la stretta sui contribuenti

Agenzia delle Entrate 24 Aprile 2013

Dopo tanti richiami e appelli caduti nel vuoto, Equitalia sembra aver raccolto il grido di dolore che arriva da milioni di contribuenti alle prese con una crisi devastante e con un Fisco che sembra non voler dare tregua. Il direttore dell’Ente di riscossione Attilio Befera ha deciso di dare, almeno per il momento, un volto più umano alla sua istituzione, cominciando con l’allentare la morsa su un paio di questioni di fondamentale importanza.

 

Pignoramenti

La prima presa di posizione, annunciata dallo stesso Befera nel corso di un’audizione in Parlamento, ha riguardato la questione dei pignoramenti dei conti correnti. Questa volta Equitalia non c’entrava niente, perché a combinare un vero pasticcio è stato il governo Monti. Con una recente direttiva che limitava a 1.000 euro i pagamenti in contanti, tanti pensionati e lavoratori dipendenti che guadagnavano somme anche di poco superiori, sono stati costretti ad aprire un conto corrente solo per ricevere le proprie mensilità. Può accadere però che Equitalia, in caso di mancati pagamenti, possa decidere di pignorare il conto corrente di un contribuente. Nel caso specifico dei pensionati e lavoratori, ci si sarebbe trovati nella situazione di pignorare l’intera pensione o stipendio, togliendo i mezzi stessi di sostentamento a queste persone. Una questione che Equitalia si è posta in totale autonomia, sollecitando il Parlamento a porre rimedio a questa situazione. Per il momento, una nota interna di Attilio Befera impone che, nel caso si abbia a che fare con pensionati o lavoratori dipendenti, il conto corrente non verrà mai pignorato se i soggetti in questione registrano entrate fino a 5mila euro al mese. Restano validi i pignoramenti degli stipendi e delle pensioni alla fonte, cioè presso l’ente pensionistico e presso il datore di lavoro, che potranno essere dell’ordine di un decimo per pensioni e stipendi fino a 2.500 euro, di un settimo per stipendi tra 2.500 e 5.000 euro e di un quinto per entrate mensili superiori a 5.000 euro.

 

Buone notizie anche per rimborsi Iva e aziende

Ma il nuovo corso di Attilio Befera avrà effetti positivi anche su lavoratori autonomi e aziende. È  di queste ore l’annuncio di una nuova direttiva interna, dopo quella sui pignoramenti, che punterà ad ammorbidire la situazione sul fronte sempre molto caldo dei rimborsi Iva e su altre imposte dovute dalle imprese. In pratica Equitalia ha deciso di allentare la pressione sui contribuenti e cercherà di semplificare il più possibile i controlli sui rimborsi Iva, alleggerendo la vita a milioni di partite Iva alle prese con situazioni di bilancio difficili. Inoltre, per quanto riguarda le imprese si preannunciano interventi a favore delle aziende che hanno commesso errori nel calcolo dell’imposta sostitutiva sui salari di produttività nel periodo febbraio-luglio 2011. Se gli imprenditori in questione saranno riusciti a restituire entro fine anno gli importi dovuti, non dovranno pagare nessuna sanzione. Insomma, segnali piccoli ma incoraggianti.

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