Fatturazione elettronica, incentivi per chi l’adotta

La guerra all’evasione fiscale passa attraverso i computer. Questo lo sapevamo, ma la novità è che Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza hanno stilato una relazione relativa alla fatturazione elettronica per la Pubblica Amministrazione. In base ai risultati ottenuti, anche la Corte dei Conti ha deciso di promuovere caldamente il digitale.
Rispetto al cartaceo, il sistema di fatturazione elettronica permette un’analisi più accurata dei conti e delle informazioni contenute negli elenchi clienti e fornitori, quindi ne viene raccomandata l’adozione non solo alla pubblica amministrazione, ma anche “a tutti i soggetti i soggetti IVA” quindi anche a noi.
Abbandonare le tradizionali fatture cartacee per passare al digitale non è certo una passeggiata, ma non bisogna vedere la cosa in maniera negativa. La dematerializzazione dei documenti ha vantaggi non trascurabili che si trasformano soprattutto in maggiore velocità e diminuzione delle perdite di tempo. In Svizzera, dove la fatturazione elettronica è attiva dal 2011, è stato calcolato che per ogni fattura emessa in digitale si risparmiano circa 1,60 € rispetto al cartaceo.
Nell’ottica di un rilancio dell’economia, il decreto legge 69/2013 del 21.06.2013, convertito in Legge il 09.08.2013 (Legge 98/2013) prevede degli incentivi che il fisco ha deciso di concedere a chi adotterà la fatturazione elettronica. A partire dal 1° gennaio 2015, si potrà “comunicare giornalmente in via telematica all’AdE i dati analitici delle fatture di acquisto e cessione e l’ammontare dei corrispettivi delle operazioni effettuate e non soggette a fatturazione, risultanti dagli appositi registri”. Chi aderirà non avrà più l’obbligo di inviare l’elenco clienti e fornitori e la comunicazione black list. Si eviteranno, inoltre lo spesometro, le norme di responsabilità solidale per l’IVA (art. 60-bis DPR 633/72) e per le ritenute sugli appalti (art. 35 – DL 223/2006).