Il Fisco semplifica gli obblighi per le partite Iva

Meno carta, più internet. Meno burocrazia, maggiore velocità di risposta. Sulla base di questi principi il Fisco ha lanciato una nuova campagna di semplificazioni. Speriamo che almeno questa volta qualcosa di concreto possa esserci per il popolo delle partite Iva da sempre tartassato da una miriade di adempimenti.
Le novità riguardano, tra l’altro, dichiarazioni, modelli, comunicazioni e servizi online. È stato cancellato infatti l’obbligo di presentare il modello per i dati degli studi di settore da parte delle aziende in fallimento, snellito il quadro del modello Unico dedicato ai crediti d’imposta, semplificato lo spesometro e le comunicazioni sui contratti di leasing e noleggio. Il cassetto fiscale online sarà inoltre ancora più ricco di dati. Questi interventi di natura amministrativa si aggiungono alle misure contenute nel disegno di legge sulle semplificazioni come i nuovi importi aggiornati (75mila euro di attivo per i parenti in linea retta) per presentare la dichiarazione di successione o l’eliminazione del riaddebito in fattura delle spese di vitto e alloggio dei professionisti.
Spese di vitto e alloggio
Con la nuova legge i servizi alberghieri e gli alimenti e le bevande acquistate direttamente dal cliente non sono più considerati compensi in natura per i professionisti che li utilizzano. Di conseguenza noi lavoratori autonomi non dovremo più riaddebitare in fattura le spese al cliente e di conseguenza non potremo più dedurre il costo dal reddito imponibile.
Successioni
È stata ampliata la platea di contribuenti esclusi dalla dichiarazione di successione. Il valore “soglia” dell’attivo ereditario devoluto al coniuge o ai parenti in linea retta (figli, nipoti) per poter essere esonerati dall’obbligo di dichiarazione è adesso di 75mila euro. Inoltre, non occorre più accompagnare la dichiarazione con gli originali o le copie autenticate dei documenti, ma sono sufficienti le copie non autenticate, insieme alla dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà.
Omaggi
Il limite per la piena deducibilità delle spese per gli omaggi è salito a 50 euro anche per l’Iva e non solo per le imposte dirette. Per evitare complicazioni pertanto la soglia ai fini Iva è stata allineata a quella dell’Irpef.
Spesometro
Per quanto riguarda lo spesometro – vale a dire l’obbligo di comunicare all’Agenzia delle Entrate le operazioni rilevanti a fini Iva – un prossimo provvedimento specificherà, con riferimento alle operazioni per cui è previsto l’obbligo di fattura, che sarà possibile comunicare, per ciascun cliente e fornitore, in alternativa o le singole operazioni effettuate, indipendentemente dall’importo, oppure l’ammontare complessivo dell’imponibile e dell’Iva. Inoltre se svolgiamo attività di leasing e di locazione di auto potremo comunicare all’Anagrafe Tributaria i dati relativi ai nostri clienti utilizzando lo stesso modello per lo spesometro.
Più spazio all’F24
D’ora in avanti potremo utilizzare Civis, il canale telematico dedicato all’assistenza fiscale, anche per inviare la documentazione richiesta ai fini del controllo formale, sfruttando così un’ulteriore modalità di assistenza fiscale. Con le nuove semplificazioni aumenta inoltre lo spazio per i versamenti col modello F24. L’uso della delega di pagamento si estende infatti anche ai pagamenti per l’imposta sulle successioni e donazioni, dell’Invim (Imposta sull’incremento di valore degli immobili), dell’imposta sostitutiva Invim, dell’imposta di registro, dell’imposta ipotecaria, dell’imposta catastale, delle tasse ipotecarie, dell’imposta di bollo e dei tributi speciali. Infine, sempre nell’ottica di semplificare le procedure, entro il prossimo 30 settembre potremo richiedere l’abilitazione al servizio Entratel via Posta elettronica certificata (Pec). Una nuova modalità che si affianca a quella tradizionale che prevede la presentazione di una domanda direttamente a un ufficio dell’Agenzia delle Entrate.