Lettera minatoria dall’Agenzia delle Entrate
È un po’ simile a quei bluff che si fanno al tavolo da poker. Io ti faccio credere di avere delle buone carte in mano e in base alla tua reazione, decido se posso spennarti o meno. Senza fronzoli e giri di parole, il senso delle missive inviate dall’Agenzia delle Entrate a una lista “selezionata” di 300mila contribuenti è proprio questo. L’Agenzia diretta da Attilio Befera ha comunicato ai destinatari di “aver rilevato spese apparentemente non compatibili con i redditi dichiarati”. Ora poco importa se il denaro speso è frutto di anni di sacrifici e di risparmi miracolosamente scampati all’ascia del Fisco, il fatto è che le spese, vere o presunte, sono state intercettate.
Certo, la lettera comunica anche che ha “finalità esclusivamente informative e pertanto non è necessaria, da parte del contribuente, alcuna risposta”. Tuttavia, la comunicazione lascia intuire che in assenza di chiarimenti anche da parte di chi ha la coscienza a posto, l’Agenzia procederà ai “necessari approfondimenti”.
Insomma, il succo della questione è: io ti ho avvertito. Decidi tu se portarmi o meno le prove che tutto è a posto. Una via di mezzo tra il poker e la pesca a strascico…