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La Mia Partita IVA • News • Fisco • Quei 57 mascalzoni beccati dalla Guardia di finanza

Quei 57 mascalzoni beccati dalla Guardia di finanza

Fisco 12 Luglio 2013 Salvatore Viola

–          Prego strisci prima lei. Io ci metterò un po’ di più, ne ho cinque da passare
–          Grazie mille, io faccio presto, ne ho solo tre
–          Permette signora… Questo è di mio cugino, quello di mio cognato ed ecco anche il mio…

 

Il video ripreso dalla Guardia di Finanza di Cosenza è senza audio. Quindi le voci ce le siamo solo immaginate, ma sono bastate quelle immagini a far montare la nostra rabbia.

Stiamo parlando del filmato che Repubblica ha pubblicato sul suo sito.

Qui si vedono decine di dipendenti del Centro di assistenza primaria territoriale di Praia a Mare, sede distaccata del distretto ASP di Cosenza, che la mattina timbrano senza pudore i cartellini di colleghi assenti dal luogo di lavoro.

L’operazione che le Fiamme Gialle hanno soprannominato “striscia”, ha permesso di registrare 10mila filmati da telecamere nascoste vicino alla macchina usata per passare il badge ed ha portato alla denuncia di 57 dipendenti del sistema sanitario nazionale.

Se abbiamo ancora qualche dubbio sulla fine che fanno molti dei soldi che ogni mese il Fisco ci sfila dalle tasche, ecco, questo filmato può risultare illuminante.

 

Lo sappiamo che queste cose sono sempre successe, succedono e, purtroppo, succederanno sempre. Ma nel momento in cui la gente non arriva a fine mese, le partite Iva si tolgono la vita per la disperazione, i clienti non pagano, F24 e tasse fanno scempio di quel che resta dei nostri pochi risparmi, una cosa come questa non possiamo accettarla.

 

Per rispetto della privacy, nel filmato non si vedono i volti di queste persone. Perché? Perché noi dovremmo rispettare la privacy di questi disonesti che rubano a piene mani dalle nostre tasche? Perché non farli vedere tutti e 57 per far provare a loro almeno un minimo di vergogna?

 

Portare a casa uno stipendio ogni 27 del mese è una fortuna che solo chi combatte in prima linea come noi partite Iva e sta sveglio la notte a inventarsi qualcosa per il giorno dopo, può comprendere. Eppure per questi 57 galantuomini baciati dalla sorte, quei soldi che si ritrovano in tasca alla fine di ogni mese sono un diritto acquisito.

Quale sindacato e quale avvocato potrà difenderli? Chi avrà il coraggio di presentare una motivazione anche lontanamente condivisibile per giustificare un simile spregio verso i cittadini onesti?

Un atto del genere non è accettabile. E non è accettabile nulla di diverso, immediato e definitivo del loro licenziamento. In tronco.

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