Semplificazioni, poche novità in arrivo per le partite Iva
Sarà che siamo rimasti scottati dal governo Monti, che tanti annunci ha fatto e tanti decreti ha emanato senza grandi risultati alla fine. Fatto sta che guardiamo con maggiore sospetto i provvedimenti che in queste settimane sta portando avanti il nuovo governo Letta. In particolare grandi perplessità hanno suscitato le ultime norme presentate, quelle con l’obiettivo di semplificare le procedure burocratiche. Innanzitutto, bisogna sottolineare che le misure emanate dal governo non sono contenute in un decreto, cioè un provvedimento che entra subito in vigore con urgenza, ma in un disegno di legge di 39 articoli (in origine dovevano essere 80). Questo significa che le misure approvate dal Consiglio dei ministri dovranno passare al vaglio del Parlamento che le potrà rivedere, modificare e poi dovrà approvarle alla Camera e al Senato. Stiamo parlando quindi di leggi che entreranno in vigore, se tutto va bene, tra qualche mese. Fatta questa premessa, c’è un altro elemento che ci preme sottolineare.
Nulla per le partite Iva
Nel magma delle misure messe in cantiere, che trattano tra l’altro di Fisco e lavoro, non c’è praticamente nulla che riguardi in modo specifico le partite Iva. Ancora una volta il governo si dimostra sordo alle esigenze di milioni di lavoratori autonomi che suscitano un tasso di interesse al di sotto del minimo sindacale. Di rilevante c’è una sola misura che riguarda i professionisti (che in parte avevamo già preannunciato) e qualcosa sulle detrazioni Iva. Ed è proprio da queste misure che vogliamo iniziare l’elenco delle norme principali contenute nel ddl, che dovrebbero semplificare la vita a privati cittadini e imprese nel rapporto con la pubblica amministrazione.
Ecco le principali misure
Società tra professionisti: ad esse si applicherà, anche ai fini Irap, il regime fiscale delle associazioni senza personalità giuridica costituite tra persone fisiche. Inoltre, le spese di vitto e alloggio sostenute direttamente dal committente, non costituiscono più compensi in natura per i professionisti che ne usufruiscono.
Spese di rappresentanza: viene portato a 50 euro (da 25,82 euro) il valore unitario degli omaggi per cui è ammessa la detrazione Iva. In questo modo il valore per la detrazione Iva viene uniformato a quello della deducibilità ai fini delle imposte sui redditi.
Successioni: quando il valore dell’eredità non supera 75.000 euro, i beneficiari sono esonerati dalla dichiarazione se si tratta di coniuge o parenti in linea retta e se l’eredità non comprende immobili o diritti reali immobiliari. Attualmente la soglia per l’esonero è fissata in 50 milioni di vecchie lire.
Rilascio, a richiesta dell’interessato, dei titoli di studio in lingua inglese, in maniera tale da poterli utilizzare all’estero senza necessità di costose traduzioni.
Riunificazione degli adempimenti relativi al cambio di residenza e al pagamento del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Si evitano ai cittadini inutili duplicazioni burocratiche e si previene l’evasione tributaria.
Procedure del Pubblico registro automobilistico (Pra): i cittadini non dovranno più comunicare al Pra le perdite di possesso per furto ed i cambi di residenza, che verranno acquisiti d’ufficio. In questo modo si intende mettere uno stop al fenomeno delle intestazioni fittizie dei veicoli, perché sarà necessario produrre l’atto sottoscritto non solo dal venditore, ma anche dall’acquirente per procedere al passaggio di proprietà. Ogni variazione riguardante la proprietà del veicolo poi verrà immediatamente e gratuitamente comunicata dal Pra all’interessato con e-mail o sms.
Tutor d’impresa: viene introdotta questa nuova figura per le imprese che le segue passo passo nella loro attività, dall’inizio alla conclusione dei procedimenti. Nello specifico, il tutor informa sulle normative ad hoc che si possono applicare e su tutti gli adempimenti necessari per l’esercizio dell’attività produttiva.
Per semplificare gli adempimenti in materia di sorveglianza sanitaria, si prevede che la visita medica precedente alla ripresa del lavoro sia effettuata soltanto nel caso in cui la patologia sia correlata ai rischi professionali.
Si elimina l’obbligo a carico del datore di lavoro di inviare all’Inail le certificazioni mediche di infortunio sul lavoro e di malattia professionale, poiché la comunicazione verrà fatta direttamente dal medico
Si modifica il codice dei contratti pubblici per gli appalti, semplificando le procedure per agevolare la partecipazione alle gare da parte delle piccole e medie imprese.