Siamo schiacciati da 108 obblighi fiscali

Dall’attribuzione del codice fiscale all’apertura della partita Iva, dall’iscrizione delle associazioni negli elenchi per il 5 per mille alle pratiche che devono inoltrare le imprese per usufruire dei crediti di imposta. Sono ben 108 gli obblighi fiscali a carico di cittadini, lavori autonomi e imprese. Questo il risultato finale a cui è giunto il gruppo di lavoro istituito dall’Agenzia delle Entrate, che chiusa la fase del censimento passa ora alla fase operativa di sfoltimento.
Il direttore delle Entrate, Attilio Befera, ha infatti inviato a tutte le associazioni, da quelle rappresentative delle imprese all’Anci, dai consumatori ai professionisti, una lettera con l’indicazione di tutti e 108 gli obblighi, per valutare che cosa si può tagliare. Uno dei problemi per cittadini, lavori autonomi e imprese è infatti proprio la burocrazia e il costo legato agli obblighi fiscali.
Le associazioni dovranno indicare, entro il 19 ottobre, quali voci sono a loro avviso inutili, quanti doppioni ci sono, quanto tempo occorre per una determinata pratica, quanto costa una comunicazione. E quante volte si richiede un’informazione che l’amministrazione potrebbe già avere. Poi si tireranno le fila per eliminare gli obblighi fiscali che risulteranno di troppo. “L’amministrazione finanziaria deve saper ascoltare fino in fondo le ragioni dei contribuenti”, ha osservato Befera nella lettera inviata alle associazioni. Ora si attende il risultato del lavoro che potrà essere portato a compimento dopo i contributi che arriveranno dalle parti coinvolte.
Ciascuno dei 108 adempimenti fiscali indicati dal gruppo di lavoro dell’Agenzia delle Entrate comporta domande, modelli, documentazioni varie, telefonate, appuntamenti, fotocopie.
Se tutti i cittadini conoscono il principale obbligo fiscale, vale a dire la dichiarazione dei redditi, esistono nei rapporti col Fisco un centinaio di altri appuntamenti. Molti di questi riguardano noi lavoratori autonomi e le imprese. Per esempio, nella lista pubblicata dall’Agenzia delle entrate troviamo: inviti a presentare il modello per gli studi di settore, richieste di rimborso di tasse (imposte dirette, Irap, Iva e altre), dichiarazione degli investimenti all’estero, comunicazione da parte degli operatori finanziari (spesometro e pagamenti con carte di credito), dichiarazione inizio attività, comunicazioni interessi passivi su mutui, e così via. Giusto per dare un’idea l’elenco delle 108 voci individuate occupa ben 19 pagine.