Spesometro: in assenza di fattura, limite di 3600 euro
Anche per il 2015 è stato confermato il limite di 3.600 euro per la comunicazione delle operazioni rilevanti non documentate dalla fattura. Questo aspetto riguarda commercianti al dettaglio, operatori del settore alberghiero e della ristorazione e ambulanti.
Per queste categorie, in assenza di fattura lo spesometro (vale a dire l’obbligo di comunicazione al Fisco delle operazioni effettuate) riguarda solo le operazioni di importo maggiore a 3.600 euro (Iva compresa). Attenzione: se invece è stata emessa la fattura l’operazione deve essere comunicata senza alcun limite minimo di importo.
Lo spesometro
Per capirne di più, è bene chiarire cosa sia lo spesometro. Con questo termine si intende l’obbligo che hanno i titolari di partita Iva di comunicare in via telematica all’Agenzia delle Entrate le operazioni effettuate nell’anno precedente. In passato questo meccanismo veniva chiamato “elenco clienti-fornitori”, poi è subentrata l’attuale denominazione.
Al Fisco vanno comunicate le operazioni di qualsiasi importo, se c’è l’obbligo di emettere la fattura, oppure solo quelle di importo superiore a 3.600 Iva inclusa, se per l’operazione c’è l’obbligo di emettere lo scontrino o la ricevuta fiscale (tipicamente è il caso del commercio al dettaglio).
Occhio a non confondere lo spesometro con il redditometro. Mentre il primo è un obbligo di comunicazione, il secondo è invece uno strumento che il Fisco utilizza per confrontare le spese effettuate nell’anno con il reddito che viene dichiarato. Entrambi sono strumenti nati per tentare di contrastare l’evasione.
Esclusi i pagamenti elettronici
Tornando allo spesometro, nel caso di vendite o prestazioni di servizi effettuate a privati, la comunicazione va effettuata soltanto se l’incasso è avvenuto in contanti, con assegni o bonifici e non tramite bancomat o carta di credito. Quindi per tutti i pagamenti ricevuti in maniera elettronica c’è l’esenzione dalla comunicazione, poiché il Fisco è già in possesso dei dati relativi al movimento di denaro.
Quando
La comunicazione delle operazioni rilevanti all’Agenzia delle Entrate va fatta entro la fine di aprile di ogni anno. Quindi ad aprile 2015 dovranno essere comunicate le operazioni fatte nell’anno solare 2014. Le operazioni devono essere raggruppate per tipologia di clienti e di fornitori.
Si tratta, in conclusione, dell’ennesimo cavillo burocratico da rispettare in una giungla di norme che non fanno altro che appesantire l’attività quotidiana di chi si guadagna il pane onestamente.