Studi di settore, arrivano le precisazioni dell’Agenzia

Nuove indicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate per la corretta applicazione degli studi di settore relativi all’anno 2014. Tutti i dettagli sono contenuti nella circolare n. 28/E pubblicata il 17 luglio 2015.
Sessantotto studi
L’Agenzia è intervenuta su 68 studi e su 3 specifici indicatori territoriali. In particolare, i 68 campi interessati riguardano:
- 18 studi relativi ad attività economiche del settore delle manifatture;
- 16 studi relativi ad attività economiche del settore dei servizi;
- 6 studi relativi ad attività professionali;
- 28 studi relativi ad attività economiche del settore del commercio.
A finire sotto la lente è il nuovo criterio di territorialità che riguarda diverse voci di spesa e di ricavo. In particolare la territorialità del livello dei canoni di affitto dei locali commerciali, la territorialità del livello del reddito medio imponibile ai fini dell’addizionale Irpef e la territorialità del livello delle retribuzioni. Sul punto sono state aggiornate le analisi territoriali a livello comunale, a seguito dell’istituzione dei nuovi comuni o della modifica della denominazione di comuni già esistenti.
I correttivi
La situazione di crisi economica si è fatta sentire e ha imposto una serie di correttivi agli studi. Tali modifiche possono essere classificate in quattro categorie: interventi relativi all’analisi di normalità economica riguardanti l’indicatore “Durata delle scorte”; correttivi congiunturali di settore; correttivi congiunturali territoriali; correttivi congiunturali individuali.
Ovviamente gli ultimi tre si applicano solo alle partite Iva che presentano nell’anno 2014, compensi dichiarati inferiori a quelli di riferimento che scaturiscono dall’applicazione puntuale dell’analisi di congruità e di normalità economica.
Il pacchetto software
Inoltre, nella circolare dell’Agenzia, sono state evidenziate anche le principali novità riguardanti la modulistica e l’applicazione del software Gerico degli anni precedenti. Le modifiche sono necessarie per tenere conto delle novità fiscali, e per semplificare le richieste dei dati per l’applicazione degli studi di settore.
La circolare ricorda, infine, che la comunicazione delle anomalie dei dati degli studi di settore può essere effettuata esclusivamente online sfruttando le funzionalità del “Cassetto fiscale” e del canale “Entratel”. Una procedura non immediata, ma ormai l’unica consentita visto che ormai tutto viaggia via web.