5 cose da sapere per aprire un autolavaggio self-service
Aprire un autolavaggio self-service può essere un ottimo investimento. Questo tipo di attività ha il vantaggio di non richiedere una preparazione o delle qualifiche specifiche e non c’è bisogno neppure della nostra presenza; una volta avviato, l’autolavaggio self-service può essere mantenuto con un numero di visite contenute. Nel frattempo, quindi, possiamo pensare di portare avanti un altro lavoro. Il costo per l’apertura di questa attività però è piuttosto alto: si parte da 150.000 euro per un impianto da 2 posti auto, quindi dobbiamo valutare attentamente se fa per noi.
1) Investimento necessario
Per aprire una struttura di medie dimensioni, composta da 3/4 postazioni di lavaggio auto completamente accessoriate e dotate di un cambiamonete con gettoniera, è necessaria un’area di circa 1.200 metri quadri. L’investimento complessivo per la struttura, senza considerare il costo del terreno, è di 120/140.000 euro. A questi vanno aggiunti i costi di adeguamento e messa in funzione dell’impianto, che comprendono le opere murarie, l’allacciamento alla corrente elettrica e gli impianti per la depurazione e lo smaltimento delle acque utilizzate. In media l’adeguamento degli impianti secondo le normative vigenti (Decreto Legge 152/99 e successive modificazioni) costa circa 50/60.000 euro.
Se decideremo di acquistare il terreno, dovremo aggiungere il suo valore all’investimento iniziale, in alternativa potremo affittarlo e rientrerà quindi nei costi di gestione ordinaria.
2) Requisiti morali e professionali
Possiamo aprire un autolavaggio self-service se:
- abbiamo compiuto i 18 anni
- siamo andati a scuola dai 6 ai 16 anni (scuola dell’obbligo)
- non abbiamo dichiarato fallimento
- non abbiamo avuto problemi con la legge
Il divieto di apertura cessa se la nostra posizione fallimentare è stata regolarizzata (e abbiamo pagato tutti i nostri debiti) e – nel caso di reato – trascorsi cinque anni dalla data in cui la pena è stata espiata.
Tutti i requisiti vanno autocertificati. Chiediamo i moduli allo sportello unico delle imprese, presso la sede della Camera di Commercio, della Confcommercio o della Confesercenti più vicina a noi.
3) Adempimenti burocratici
Per avviare la nostra attività di autolavaggio non dobbiamo essere in possesso di requisiti o licenze particolari. Dobbiamo invece aprire una partita iva come ditta individuale (oppure costituire una società) e procurarci queste autorizzazioni:
- dichiarazione di conformità degli impianti realizzati
- permesso di scarico delle acque reflui (attenzione: sono considerati scarichi civili)
- valutazione di impatto acustico
Per averle chiediamo informazioni allo Sportello Imprese del comune in cui apriremo l’autolavaggio.
4) Trucchi del mestiere
La cosa più importante per fare in modo che il nostro autolavaggio lavori bene è scegliere la posizione giusta:
- assicuriamoci che non ce ne siano altri nel raggio di 10-12 km
- apriamo l’autolavaggio non troppo lontano dall’abitato
- organizziamo l’area in modo che sia facile entrare, uscire e fare manovra da e per le piazzole di lavaggio
I servizi aggiuntivi, come un’area ristoro o un piccolo spazio di gioco per i bambini, hanno un costo ulteriore ma potrebbero fare la differenza e attirare più clientela.
5) Da soli o in franchising?
Se non vogliamo lanciarci in questa avventura “da soli”, possiamo prendere in considerazione l’opportunità di un franchising. Potremo così risparmiare notevolmente sui costi di apertura e avremo a disposizione un modello da seguire che è già statao rodato.
Ecco alcuni link utili per aprire un autolavaggio self-service come affiliati:
Per ridurre ulteriormente i costi, c’è anche un’altra alternativa: prendiamo in considerazione il lavaggio auto senz’acqua o quello a domicilio (sempre in franchising).In questo caso ci verrà richiesto un investimento base di circa 10.000 euro: