Dalle partite Iva una proposta decente al governo

Nell’epoca dei social network occorreva uno slogan a portata di hashtag. Così l’associazione che rappresenta i lavoratori autonomi avanzati ha lanciato la sua #PropostaDecente al governo Renzi.
Un manifesto che si può riassumere in tre punti:
- equa contribuzione fiscale;
- tutele reali in caso di malattia;
- pensione per tutti.
Un insieme di proposte presentate lo stesso giorno in cui la “Coalizione 27 febbraio” è stata ricevuta al Ministero del Lavoro.
Coalizione 27 febbraio
Tutti insieme, dagli architetti agli ingegneri, dai geometri agli avvocati, fino alle guide turistiche e anche agli studenti, i componenti del gruppo denominato “Coalizione 27 febbraio”, hanno presentato al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti un pacchetto concreto di proposte che riguardano la previdenza e l’assistenza per chi, solitamente, è sprovvisto di queste tutele.
Il nocciolo della questione è la percentuale di contribuzione. Al Ministro è stato chiesto di rivedere il sistema previdenziale con la previsione di contributi indipendenti dal fatturato delle partite Iva. In più al centro del dibattito c’è anche l’estensione della Naspi (la Nuova assicurazione sociale per l’impiego in vigore da maggio) ai lavoratori autonomi.
Bocche cucite ovviamente negli ambienti ministeriali, ma è possibile che in luglio ci sia un nuovo incontro. Già in aprile, dopo un primo assembramento sotto la sede centrale dell’Inps il presidente dell’Istituto aveva parlato di ammortizzatori sociali anche per le partite Iva, ma al momento nulla è stato fatto in tale verso.
La #PropostaDecente
Intanto le partite Iva iscritte ad Acta (Associazione consulenti terziario avanzato) hanno presentato la #PropostaDecente durante un convegno internazionale a Roma, al quale erano presenti anche dirigenti dell’Inps.
Secondo Acta “l’indecenza insopportabile in Italia è il welfare familiare, che non tiene conto dei freelance, le barche più fragili in questa tempesta”. Perciò al centro della proposta c’è l’idea “che ogni cittadino abbia pari doveri nei confronti di uno Stato, che però a tutti conceda pari cittadinanza di diritti”.
I tre punti principali della #PropostaDecente sono l’equa contribuzione, la tutela della malattia e l’equa pensione.
Sul primo aspetto Acta chiede la sospensione immediata della legge Fornero che ogni anno minaccia di portare la contribuzione delle gestione separata al 33%, e il contestuale avvio di una equiparazione verso il basso con le aliquote di commercianti e artigiani.
Sul secondo aspetto, Acta evidenzia come, a fronte di aliquote elevate, l’Inps dia pochissimo ai lavoratori autonomi, soprattutto in caso di malattie gravi e di lunga durata.
Infine sul terzo punto Acta ritiene che il sistema contributivo attuale sia iniquo poiché condannerà le prossime generazioni a pensioni da fame.