PEC, come si comunica al Registro delle Imprese

Tutte le imprese individuali devono avere una casella di Posta Elettronica Certificata e comunicarla al Registro delle Imprese entro il 30 giugno 2013. Quelle che s’iscriveranno dopo la data in questione, dovranno obbligatoriamente fornire il proprio indirizzo PEC, pena l’invalidità della pratica. Questo, in sostanza, è quanto contenuto nel Decreto del 18 ottobre 2012, convertito in legge n. 221 del 17 dicembre 2012. Per sottoscrivere una PEC è sufficiente rivolgersi a uno dei Gestori Autorizzati dall’Agenzia per l’Italia Digitale. Per maggiori informazioni sull’argomento, consultiamo la selezione delle 5 tra le migliori offerte PEC che abbiamo pubblicato qualche giorno fa.
Scegliamo la modalità di trasmissione
Inviare la comunicazione al Registro delle Imprese rientra in una procedura a sé stante. Prima di proseguire nella nostra guida è necessario chiarire un punto importante: non è previsto alcun invio di documentazione cartacea. Non possiamo sfruttare né raccomandate con ricevuta di ritorno o altre forme di modulistica da consegnare. Per comunicare la PEC al Registro delle Imprese dobbiamo avvalerci solo di strumenti digitali. Le strade da seguire sono due: diamo mandato al nostro commercialista di trasmettere la pratica per conto nostro o ci dotiamo di un dispositivo per la firma digitale e facciamo tutto da soli in pochi e semplici passi.
Lasciamo fare al commercialista
Il nostro consulente fiscale può comunicare la PEC al Registro delle Imprese sfruttando i propri strumenti professionali, che gli consentono di mettersi in contatto facilmente con l’Ente. Potrà usare il servizio online ComunicaStarWeb e inviare una Comunicazione Unica d’Impresa, vale a dire la pratica unitaria da cui è possibile trasmettere moduli per Registro delle Imprese, Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL e SUAP, lo Sportello Unico delle Attività Produttive. Per dare modo al commercialista di portare a termine la procedura, dobbiamo allegare alla richiesta un nostro documento d’identità valido. L’iscrizione della PEC al Registro delle Imprese è gratuita e non richiede il pagamento di bolli, tariffe o diritti di alcun genere. Il nostro consulente, pertanto, potrà richiedere solo l’onorario riguardante la propria tariffa.
Per verificare se la procedura è andata a buon fine e il Registro ha acquisito la PEC, colleghiamoci alla pagina Iscrizione PEC (pratica semplice) e cerchiamo la nostra azienda nel modulo dedicato.
Pensiamo a tutto noi
Per comunicare la PEC al Registro delle Imprese senza ricorrere a un consulente fiscale, dobbiamo avere una Firma Digitale. Senza di essa non siamo in grado di compiere l’operazione. Si tratta di una procedura di sicurezza informatica, che permette di dare validità legale a un documento inviato per via telematica. Per approfondire l’argomento, leggiamo l’articolo “Firma digitale: ecco a cosa serve e come funziona”, in cui spieghiamo in modo dettagliato come si usa e a chi richiederla.
Il modello di comunicazione digitale che andiamo a consegnare al Registro delle Imprese, vale a tutti gli effetti di legge e quindi deve essere paragonabile a un modulo cartaceo con la nostra firma autografata. La Firma Digitale è l’unico sistema che permette di farlo. Una volta in nostro possesso, osserviamo il percorso di verifica riportato nell’immagine sovrastante, messa a disposizione dal Registro delle Imprese. Dopo averlo seguito, colleghiamoci alla pagina Pratica Semplice – Iscrizione PEC. Scegliamo il tipo di procedura tra Impresa Individuale o Società e portiamo a termine le indicazioni che ci guidano nell’invio della PEC.