Isee rivisto e corretto, il riccometro contro i furbetti

Dopo la guerra agli evasori fiscali, che dovrebbe avere nel redditometro il suo strumento principale, ora il governo decide di scatenare un’offensiva contro i furbetti del welfare. E cioè di quei contribuenti che, grazie a dichiarazioni fasulle, accedono a una serie di servizi, soprattutto locali, assegnati in base a graduatorie che tengono conto del patrimonio. In questo caso il dispositivo utilizzato per stanare i furbi sarà il nuovo Isee (Indicatore della situazione economica) meglio conosciuto come riccometro. Dopo una lunga fase di confronto, che ha visto impegnati governo, Regioni e Comuni, il vecchio Isee è stato pensionato. Vediamo di capire a cosa serve l’Isee e quali sono le novità più importanti introdotte.
Welfare, un diritto spesso negato
Soprattutto a livello locale, Regioni e Comuni, esiste tutta una serie di servizi che vengono assegnati sulla base di graduatorie che dovrebbero tenere conto della reale ricchezza dei contribuenti. Spesso sono servizi essenziali per tante famiglie: dagli asili nido agli assegni di maternità; dalle pensioni di disabilità agli sconti sulle bollette della luce. E ancora: dai bonus sui canoni telefonici ai ticket per le mense scolastiche, dalle agevolazioni sulle tasse universitarie a quelle sui libri di testo per la scuola. Un menù di servizi ampio, che troppo spesso in passato è stato totalmente negato a chi ne aveva davvero diritto, a causa di tanti, troppi furbetti che nascondevano nella dichiarazione dell’Isee, appunto, le proprie reali condizioni economiche. Ora però la musica dovrebbe cambiare.
Assegni familiari, invalidità e conti bancari
Alcune delle novità più rilevanti riguarderanno il conteggio di voci che prima rimanevano escluse. Innanzitutto gli assegni familiari, la cui disciplina rimarrà invariata fino al secondo figlio, mentre dal terzo in poi ci saranno deduzioni più sostanziose. In questo modo le famiglie numerose saranno davvero favorite rispetto alle altre. Capitolo scottante è quello delle pensioni d’invalidità. Le associazioni dei disabili si battono da tempo affinché non vengano conteggiate nel computo del reddito. Il governo ha deciso che una quota di sgravio continuerà ad esserci, ma non sarà più uguale per tutti. Verrà stilata una graduatoria basata su tre livelli: disabilità media, grave e totale non autosufficienza. Un giro di vite è in programma sui conti bancari. In media, l’80% dei contribuenti in fase di dichiarazione ammette di non possedere un conto in banca. Una situazione non verosimile. D’ora in poi queste autocertificazioni verranno confrontate con la banca dati del Fisco, ed eventuali incongruenze verranno punite severamente.
Tutte le ricchezze, mobili e immobili
All’interno dell’Isee, oltre a tutti i redditi percepiti, con la massima trasparenza, bisognerà dichiarare tutte le proprietà mobili e immobili. Sul fronte finanziario, ad esempio, nel riccometro si dovranno dunque elencare Bot e partecipazioni azionarie anche all’estero, conti correnti bancari e postali, obbligazioni, certificati di deposito e buoni fruttiferi, fino alle eventuali quote di fondi di investimento. Stesso discorso vale per gli immobili: sarà obbligatorio dichiarare il possesso di abitazioni non solo in Italia, ma eventualmente anche all’estero. Senza contare ovviamente che verranno valutate con attenzione auto di lusso, moto di grossa cilindrata o yacht il cui possesso giustamente farà perdere punti nelle graduatorie.
Isee in tempo reale
Infine è stata introdotta una norma di buon senso che cerca di tenere conto delle attuali condizioni di crisi economica. Finora, la dichiarazione dell’Isee era annuale. Quindi per dodici mesi si restava ancorati al reddito dichiarato. Se un contribuente nel frattempo perdeva ad esempio il lavoro, tutto ciò non risultava dal suo riccometro. Ora ci sarà la possibilità di modificare in tempo reale la propria dichiarazione nel caso, purtroppo molto frequente, ci siano stati cambiamenti improvvisi nella situazione reddituale.