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Ristrutturazioni, ecco le nuove regole per le agevolazioni

IRPEF 3 Giugno 2013

Alla fine la tanto sospirata proroga dei bonus per le ristrutturazioni è arrivata. Una notizia attesa innanzitutto da migliaia di cittadini che potranno trovare così importanti agevolazioni economiche nel mettere in cantiere lavori di ristrutturazione nelle proprie abitazioni. Ma a fare festa, anche se in maniera contenuta visti i tempi di crisi, sono anche tutte le imprese e, soprattutto, i tanti lavoratori autonomi che operano nelle filiera dell’edilizia. Il provvedimento così come congegnato potrebbe rappresentare davvero una boccata d’ossigeno per migliaia di piccole partite Iva strozzate dalla crisi attuale dei consumi. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il decreto approvato venerdì dal governo Letta.

 

Bonus ecologico aumentato e allungato

Innanzitutto è stato deciso di allungare i termini della scadenza delle agevolazioni per i lavori di efficientamento energetico. Per questo tipo di interventi, il cui bonus fiscale sarebbe scaduto a fine giugno, il governo ha optato per un prolungamento delle agevolazioni fino al 31 dicembre per le singole unità immobiliari, ossia per le case di singoli proprietari, e addirittura fino al 30 giugno 2014 per i condomini. Ma non finisce qui, perché contestualmente la quota percentuale di spesa che sarà possibile scaricare sale dal 55% al 65%. Entrando nel merito del provvedimento, bisogna sottolineare poi che il bonus sarà utilizzabile per la sostituzione di finestre, infissi, coperture, pavimenti. E ancora per l’adozione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, di impianti di climatizzazione invernale e altri interventi dello stesso tenore. Non sono stati invece inclusi nell’elenco delle attività agevolate, gli eventuali interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore e ancora la sostituzione di scaldabagni tradizionali.

 

Una spinta per i lavori condominiali

I diversi termini di scadenza per abitazioni singole e per condomini sono stati decisi dal governo per dare tempo ai residenti di condominio di trovare l’accordo per effettuare eventuali lavori. Si è partiti, ovviamente, dal presupposto che trovare l’intesa all’interno di un assemblea condominiale può comportare tempi di azione più rallentati. Ecco dunque la scelta di optare per il 30 giugno dell’anno prossimo come scadenza ultima. A favorire eventualmente interventi di ristrutturazioni per le palazzine tra l’altro, potrebbe contribuire anche la nuova disciplina di condominio approvata da poco, che prevede maggioranze più semplici da adottare tra i condomini per arrivare alla decisione finale. Vedremo se anche questa piccola rivoluzione dei “millesimi” porterà vantaggi alle attività edilizie.

 

Le altre ristrutturazioni

Per tutti i lavori che prevedono invece interventi sulle strutture edilizie, ma non di carattere ecologico, il bonus, anch’esso in scadenza a breve nella forma delle detrazione del 50% (sarebbe proseguito dalla fine di giugno al 36%), è stato prorogato fino alla fine di quest’anno. Resta dunque per altri sei mesi in vigore una detrazione del 50% appunto, per una spesa massima di 96mila euro, una cifra che qualche tempo fa con un altro decreto era stata aumentata dalla precedente quota di 48mila euro. In questo caso vengono considerati all’interno dell’elenco dei lavori ammessi dalla normativa, i lavori che prevedono ristrutturazione e manutenzione straordinaria delle palazzine residenziali già esistenti, oltre all’acquisto di box di pertinenza dell’edificio in questione e alla manutenzione ordinaria sulle parti comuni degli edifici condominiali. Insomma, un menù decisamente ricco che speriamo possa davvero servire a rilanciare il settore delle costruzioni nel nostro Paese.

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