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Unico 2013, acconto e saldo in un colpo solo. Ecco come funziona

IRPEF 17 Aprile 2013 Mario Nicoliello

Il prossimo 17 giugno sarà l’ultimo giorno utile per pagare la prima rata dell’Irpef 2012, sempre che non ci siano proroghe dell’ultim’ora.

In quella data saremo chiamati a versare sia il saldo del 2012 sia il primo acconto del 2013. Sì, perché nel nostro sistema tributario le tasse si pagano in anticipo, cioè sulla base di quanto versiamo quest’anno calcoleremo e anticiperemo l’importo per l’anno successivo.

In questo modo, il primo anno in cui facciamo la dichiarazione dei redditi ci troveremo di fronte una triste sorpresa: dovremo infatti pagare tutte le tasse dell’anno prima e anticipare quelle dell’anno in corso.

Negli anni successivi invece saremo chiamati a pagare soltanto il saldo delle imposte dell’anno precedente (vale a dire la differenza tra l’importo dovuto e quello pagato in acconto) e l’anticipo per l’anno nuovo.

 

L’acconto corrisponde al 99% dell’Irpef dovuta per l’anno precedente e deve essere pagato in due parti.

La prima rata ammonta al 40% dell’importo dovuto e va versata entro il 16 giugno (quest’anno slitta al 17 perchè il 16 è domenica).

La seconda rata, pari al 60% dell’importo dovuto, deve essere pagata invece entro il 30 novembre.

Se l’acconto è uguale o inferiore a 51,65 euro non deve essere versato. Se invece l’ammontare dell’acconto è compreso tra 51,66 e 257,52 euro, il versamento va effettuato in un’unica rata entro la fine di novembre.

 

Ricordiamo comunque che possiamo scegliere di rateizzare il pagamento del saldo e del primo acconto Irpef. Al massimo possiamo suddividere il pagamento in sei parti, effettuando così i versamenti ogni mese da metà giugno fino a metà novembre.

In alternativa possiamo anche scegliere di spostare il primo pagamento da metà giugno a metà luglio, aggiungendo però all’importo da pagare lo 0,40% di interessi.

Non è possibile dilazionare il pagamento oltre metà novembre, perché alla fine di quel mese dovremo pagare il secondo acconto che non è rateizzabile.

 

 

Facciamo qualche esempio per comprendere meglio questo meccanismo.

 

Esempio 1
Nel 2013 presentiamo il nostro primo modello Unico, dal quale emerge un’Irpef a debito per l’anno 2012 di 1000 euro. L’acconto per il 2013 è quindi pari a 990 euro (1000 x 99%).
Se non scegliamo di rateizzare il pagamento il 17 giugno 2013 dovremo versare 1000 euro per il saldo 2012 e 396 euro (990 x 40%) a titolo di primo acconto per il 2013.
Il 30 novembre verseremo il secondo acconto di 594 euro.

 

 

Esempio 2
Nel 2013 presentiamo il nostro secondo modello Unico, dal quale emerge un’Irpef a debito per l’anno 2012 di 1000 euro.  Nel 2012 abbiamo già versato un acconto di 800 euro.
L’acconto per il 2013 è invece pari a 990 euro (1000 x 99%).
Se non scegliamo di rateizzare il pagamento il 17 giugno 2013 dovremo versare 200 euro (1000-800) per il saldo 2012 e 396 euro (990 x 40%) a titolo di primo acconto per il 2013.
Il 30 novembre verseremo il secondo acconto di 594 euro.

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