Unico 2013, come arrivare preparati alla scadenza
Tempo di primavera, tempo di dichiarazione dei redditi. Meglio prepararsi per tempo, così da arrivare preparati alle scadenze.
Vediamo quindi quali sono i quadri della dichiarazione da compilare, i termini per presentare il modello Unico e pagare l’Irpef, il materiale da consegnare al commercialista e le spese deducibili o detraibili che dobbiamo documentare.
Il Modello Unico 2013
Per fare la nostra dichiarazione dei redditi 2012 dovremo compilare il Modello Unico 2013. I quadri da riempire variano a seconda se siamo lavoratori autonomi o imprenditori individuali.
Lavoratore autonomo: il reddito da lavoro autonomo è la differenza tra compensi incassati nell’anno e costi deducibili pagati nell’anno. Vale quindi il principio di cassa: i ricavi sono tassati quando si incassano, i costi sono deducibili quando si pagano.
Nel modello Unico, il lavoratore autonomo deve compilare il quadro E, quello dedicato appunto ai redditi da lavoro autonomo. Dall’Irpef lorda può sottrarre le ritenute che ha subito durante l’anno. Quando infatti un lavoratore autonomo fattura a un cliente con partita Iva deve indicare nel documento la ritenuta d’acconto. Il cliente quindi gli pagherà l’importo della fattura al netto della ritenuta che dovrà versare allo Stato.
Ditta individuale: il reddito d’impresa è la differenza tra ricavi e costi di competenza. Non conta quindi il momento del pagamento. I ricavi, se sono stati fatturati, vengono tassati anche se non sono stati incassati. Mentre i costi, se sono collegati ai ricavi dell’anno, possono essere dedotti anche se non sono stati pagati.
Nel modello Unico, l’imprenditore individuale deve compilare il quadro F se utilizza la contabilità ordinaria (registra cioè sia le fatture di vendita e di acquisto, sia gli incassi e i pagamenti), oppure il quadro G se è in contabilità semplificata (registra cioè soltanto le fatture emesse e quelle ricevute). L’imprenditore individuale emette le proprie fatture senza indicare la ritenuta d’acconto.
Le scadenze da ricordare
La scadenza per il pagamento delle imposte è il 16 giugno. Siccome però quest’anno la data cade di domenica, automaticamente la scadenza è prorogata al giorno successivo. Saremo quindi chiamati a versare in banca il modello F24 lunedì 17 giugno. Segniamoci questa data, perché se non ci saranno cambiamenti in questa giornata saremo chiamati a versare il saldo e il primo acconto dell’Irpef, la prima rata dell’Imu se possediamo un immobile che non è rientrato nella sospensione, il diritto fisso annuale se siamo iscritti alla Camera di Commercio e naturalmente l’Iva, i contributi e le ritenute del mese di maggio. Un bell’ingorgo quindi a cui dovremo prepararci.
Dobbiamo comunque tener conto che per quanto concerne il pagamento dell’Irpef potrebbero esserci proroghe di qualche settimana. Per esempio lo scorso anno la scadenza di metà giugno fu posticipata alla prima decade di luglio. Per il momento ancora nulla è stato stabilito, ma vi terremo comunque aggiornati.
Inoltre, dobbiamo considerare che il pagamento del saldo e del primo acconto è rateizzabile fino a un massimo di 6 rate. Potremo quindi dividere l’importo e pagarlo a pezzi da giugno fino a metà novembre. Non oltre, perché poi alla fine di novembre saremo chiamati a pagare il secondo acconto che invece non è rateizzabile.
Infine, l’ultima scadenza da ricordare è quella del 30 settembre, ultimo giorno per l’invio della dichiarazione.
La documentazione da consegnare
Il modello Unico è composto oltre che dai quadri dedicati ai redditi da lavoro autonomo e da impresa anche da altri prospetti.
In particolare ci troveremo di fronte i quadri A e B se possediamo redditi da fabbricati e da terreni, il quadro N che utilizzeremo per la liquidazione (ossia per il calcolo) dell’imposta lorda e il quadro P dedicato ai costi deducibili e detraibili (i primi si sottraggono dal reddito per calcolare l’Irpef lorda, i secondi si sottraggono dall’imposta lorda per calcolare quella netta). In aggiunta a questi quadri ci sono poi quelli delle addizionali regionali e comunali.
Per poter consentire al nostro commercialista di compilare correttamente la dichiarazione dovremo consegnargli tutta la documentazione relativa alle spese che abbiamo sostenuto nel 2012 e agli acconti che abbiamo pagato.
Dovremo anche comunicare se abbiamo incassato compensi per collaborazioni occasionali, per provvigioni occasionali o per diritti di autore: questi importi andranno indicati nel quadro L della dichiarazione.
Dovremo inoltre segnalare al nostro contabile se abbiamo investimenti all’estero (per esempio conti correnti, immobili, azioni, polizze assicurative) e se abbiamo effettuato trasferimenti di denaro da e verso l’estero per importi superiori a 10.000 euro. Questa segnalazione è molto importante e va indicata nel quadro W della dichiarazione.
Infine dovremo comunicare al commercialista se ci sono state nel corso del 2012 variazioni negli immobili da noi posseduti, vale a dire se abbiamo ceduto oppure acquistato qualche immobile. In quest’ultimo caso dovremo anche allegare le nuove visure catastali.
Le spese da documentare
Per tutte le spese deducibili o detraibili che abbiamo sostenuto dovremo inviare al commercialista la prova del pagamento effettuato nell’anno.
Ma quali sono queste spese? Possiamo recuperare qualche euro sulle spese mediche e farmaceutiche, sulle spese veterinarie, sui contributi pagati all’Inps o alla cassa di previdenza obbligatoria, sulle assicurazioni sulla vita.
Inoltre potremo scaricare anche le donazioni effettuate alle onlus, alla chiesa o ai partiti politici, i contributi volontari, i contributi versati alla previdenza complementare e quelli pagati per la colf. Possiamo anche presentare fatture e ricevute fiscali riguardanti le spese funebri, i costi sostenuti per l’attività sportiva dei nostri figli, le spese per l’istruzione.
Non dimentichiamoci poi di documentare eventuali spese per la ristrutturazione edilizia o interventi di interventi di riqualificazione energetica. Infine possiamo scaricare anche gli interessi sul mutuo ipotecario della nostra abitazione principale.