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Iva per cassa, 6 cose che non possiamo fare a meno di sapere

IVA 9 Dicembre 2013

Cerchiamo di capire qualcosa in più sull’Iva per cassa rispondendo a sei domande dei nostri lettori

 

1) Non ho capito bene come funziona l’Iva per cassa, potete spiegarmelo in maniera semplice?

Utilizzare l’Iva per cassa significa versare l’Iva sulle vendite soltanto quando il cliente avrà pagato la nostra fattura, e allo stesso tempo sottrarre l’Iva sugli acquisti soltanto quando avremo pagato i nostri fornitori.

 

2) Quando posso applicare l’Iva per cassa?

Possiamo applicare l’Iva per cassa se abbiamo un fatturato annuale inferiore a 2 milioni di euro. L’Iva per cassa vale solo per le fatture emesse nei confronti dei titolari di partita Iva (non si applica quindi se il nostro cliente è un privato) e, in caso di adesione a questo regime, le regole si applicano a tutte le operazioni effettuate con imprese e lavoratori autonomi, tranne le cessioni intracomunitarie, le esportazioni e le operazioni con regimi Iva speciali (per esempio il regime per l’agricoltura o quello per le agenzie di viaggi e turismo).

 

3) Se adotto l’Iva per cassa, nel caso in cui un cliente non paghi la mia fattura non dovrò mai più versare l’Iva?

Purtroppo non è così. Indipendentemente dall’avvenuto incasso da parte del cliente, l’Iva va comunque versata entro un anno dalla vendita o dalla prestazione del servizio a meno che il nostro cliente non sia fallito o sia stato coinvolto in qualche procedura concorsuale (concordato preventivo, amministrazione straordinaria, ecc.).

 

4) Se io applico l’Iva per cassa, il mio cliente può detrarre l’Iva subito, oppure soltanto dopo che mi avrà pagato?

La scelta di utilizzare l’Iva per cassa non influisce sul nostro cliente, il quale potrà detrarre l’Iva pagata secondo le regole tradizionali, senza dover aspettare il pagamento della fattura. Il tutto ovviamente se il nostro cliente non abbia scelto di seguire l’Iva per cassa, altrimenti anche per lui scatta la possibilità di detrarre l’imposta solo dopo aver pagato la fattura.

 

5) Se decido di applicare l’Iva per cassa cosa devo scrivere in fattura?

Se decidiamo di applicare l’Iva per cassa dobbiamo scrivere due cose sulle fatture che emettiamo ai nostri clienti. Innanzitutto dobbiamo riportare che si tratta di un’operazione (vendita o prestazione di servizio) con Iva per cassa, in secondo luogo dovremo anche scrivere gli estremi della normativa fiscale di riferimento.

Pertanto sulla nostra fattura dovremo riportare la seguente dicitura:
“Operazione con Iva per cassa ai sensi dell’articolo 32-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83”.

Se ci dimentichiamo di scrivere questa frase possiamo comunque applicare l’Iva per cassa, ma rischiamo di dover pagare una multa.

 

 6) Cosa devo fare se decido di applicare l’Iva per cassa?

La scelta di aderire al sistema dell’Iva per cassa deve essere comunicata nella dichiarazione Iva relativa all’anno in cui iniziamo ad adottare il nuovo sistema. Per esempio, se utilizziamo l’Iva per cassa dal 2013, la scelta va comunicata nella dichiarazione Iva del 2013 che deve essere presentata nel 2014.

La scelta ci vincola per tre anni. Quindi se scegliamo di adottare questo sistema dal 2013 dovremo applicare il regime anche nel 2014 e nel 2015 per tutte le nostre operazioni. Sempre che il nostro fatturato rimanga sotto la soglia dei 2 milioni di euro, superata la quale l’Iva per cassa non si può più applicare.

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