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La Mia Partita IVA • News • IVA • La tassazione del valore aggiunto: come funziona

La tassazione del valore aggiunto: come funziona

IVA 4 Giugno 2012 Mario Nicoliello

Ogni mese, oppure ogni trimestre, dopo che abbiamo versato allo Stato l’Iva riteniamo molto spesso di aver pagato un costo. In realtà, per una partita Iva, l’imposta sul valore aggiunto (l’Iva appunto) non è un costo.

L’importo che versiamo allo Stato non è altro che la differenza tra l’Iva che abbiamo incassato dai nostri clienti e l’Iva che abbiamo pagato ai fornitori.

Gli unici per i quali l’Iva è un costo sono i consumatori finali, che non possono sottrarre dalle loro tasse l’Iva che hanno pagato durante l’anno.

Vediamo di capire con un esempio come funziona la tassazione del valore aggiunto.

ESEMPIO
Considerato che oggi l'aliquota ordinaria dell'Iva è il 21%, prendiamo in esame il caso di un produttore che vende il suo bene a un grossista al prezzo (che per il produttore costituisce il valore aggiunto) di 10 euro + Iva, ossia 12,1 euro.
Il grossista ricarica il prezzo di acquisto di 5 euro e vende il bene al dettagliante al valore di 15 euro +Iva, vale a dire 18,15 euro.
Il dettagliante ricarica a sua volta il prezzo di 5 euro e vende il bene al consumatore finale a 20 euro + Iva, ossia 24,2 euro.
Il grossista quindi ha incassato 3,15 euro di Iva e pagato 2,1 euro. Il suo incasso netto (che dovrà versare allo Stato, poiché l'Iva quando è detraibile non è né un costo, né un ricavo) è pari a 1,05 euro. Questo importo non è altro che il 21% del valore che il grossista ha aggiunto al prodotto (5 euro). 
Discorso analogo vale per il dettagliante. Questi ha incassato 4,2 euro di Iva e pagato 3,15 euro: il suo incasso netto, pari a 1,05 euro, è esattamente il 10% sul valore che ha aggiunto al prodotto (5 euro).

Questo meccanismo non è valido per il consumatore finale, per il quale l’Iva costituisce un costo, poiché non può sottrarre dalle proprie tasse l’imposta che gli è stata addebitata dal dettagliante. Il valore di 4,2 euro che il consumatore paga a titolo di Iva è esattamente pari a quanto produttore, grossista e dettagliante hanno versato allo Stato (2,1+1,05+1,05).

 

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