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Flat Tax Partite IVA 2019

Lavoratori autonomi 17 Agosto 2019
Flat Tax partite iva 2019

Flat tax partite Iva 2019 requisiti, novità, vantaggi e criticità del nuovo sistema fiscale. 

Si sente già da molto tempo parlare di Flat Tax, il nuovo modello fiscale a cui sta lavorando il governo di coalizione M5S – Lega, con l’obiettivo di condurre l’Italia verso quella rivoluzione fiscale necessaria per superare la fase stagnante in cui si trova. 
Tale modello si applica con l’introduzione di una “tassa piatta”, da applicare ai redditi dei cittadini attraverso un’aliquota al 15%. In seconda fase, la flat tax si trasformerà in una dual tax, applicabile sulla base di specifici scaglioni di reddito distinti per famiglie, imprese, partite IVA, società, liberi professionisti e così via, in modo da allentare la pressione fiscale per tutte le categorie. 

FLAT TAX PARTITE IVA 2019: LEGGE DI BILANCIO

Secondo le ultime notizie, grazie alla nuova Legge di Bilancio, il governo intende ridurre le tasse in maniera consistente. Nello specifico, è stata introdotta:

– La flat tax al 15% per le partite IVA nel regime forfettario, con ricavi fino a € 65.000;
– La flat tax al 5% riservata alle start up;
– La flat tax dal 2020 al 20% per le partite IVA con ricavi che superano una cifra da € 65.000 fino a € 100.000.

All’interno della Legge di Bilancio, sono state inserite anche altre misure, tra cui la pace fiscale con Equitalia, il reddito di cittadinanza,la riforma delle pensioni a Quota 100 e la flat tax per pensionati, riservata agli stranieri in pensione che scelgono di trasferire la propria residenza presso un comune del Mezzogiorno con meno di 20.000 abitanti. 
Mentre la Lega parla di un piano triennale, da avviare nel 2020 e per redditi fino a € 55.000 (cui si andrà ad affiancare il quoziente familiare), il ministro Tria ed il M5S puntano invece ad una riforma IRPEF, basata sulle nuove aliquote. Con una crisi di governo ormai annunciata, tuttavia, lo scenario sembra destinato ad importanti cambiamenti. 

FLAT TAX PARTITE IVA 2019: LA CRISI DI GOVERNO

A giudicare dalle recenti dichiarazioni, Matteo Salvini, già candidato a Premier, ha assicurato che il prossimo governo procederà all’attuazione della flat tax, dichiarando di avere già pronta una Legge di Bilancio 2020 della Lega, con deficit al 2,8%. 
In merito al reddito di cittadinanza, invece, l’aspirante premier si mostra più dubbioso, affermando che il reddito abbia causato una riduzione dell’offerta di manodopera specIalizzata. 
Come già affermato, Salvini intende puntare alla flat tax famiglie 2020. Nello specifico, annoveriamo le condizioni previste:

– Per famiglie con redditi da € 0 a 35.000, è prevista una deduzione forfettaria per ogni membro familiare di € 3.000;
– Per famiglie con redditi fino ad € 55.000, l’aliquota è calcolata al  15%;
– Per famglie con redditi oltre gli € 55.000, non è applicabile alcuna deduzione. 

È bene ricordare che, sebbene tutte le detrazioni oggi riconosciute saranno azzerate perché sostituite dal pacchetto delle deduzioni flat tax forfettario, molto probabilmente le detrazioni dedicate ai mutui prima casa, a ristrutturazioni ed a risparmio energetico già avviati prima dell’entrata in vigore della nuova riforma saranno mantenute. 

FLAT TAX PARTITE IVA 2019: GLI ESCLUSI

Le ultime novità circa la Legge di Bilancio 2019, vi sono due categorie che sembrano essere escluse dalla flat tax, ovvero:
– soggetti che abbiano partecipazioni societarie, oltre che in società di persone o in Srl trasparenti, anche in Srl in regime ordinario (quindi non trasparenti), indipendentemente dal ricavo di tali società (anche quindi nel caso in cui il ricavo complessivo sia inferiore a 65 mila euro);
– Ex dipendenti, assunti come dipendenti o collaboratori con contratti di lavoro dipendente o di co.co.co., e intendano continuare a prestare attività nei confronti di quello che nel biennio precedente era uno dei loro datori di lavoro. 

FLAT TAX PARTITE IVA 2019: PRO E CONTRO

Con l’approvazione della legge di bilancio 2019, ci si chiede quali siano i vantaggi e quali le criticità della flat tax. 
Come già affermato, la flat tax in Italia parte dal 2019 con l’aliquota del 15% per regimi forfettari per ricavi fino a € 65.000; seguirà dal 2020 la seconda aliquota flat tax al 20% e infine, dal 2021, si completerà il processo di riforma fiscale con la flat tax famiglie e imprese. 
Per i sostenitori del nuovo modello, i vantaggi sono: 
– Meno tasse poiché tutti i cittadini pagherebbero le tasse;
– Le imprese saranno motivate ad investire data la minore tassazione;
– Più facilità nel gestire la dichiarazione dei redditi;
– Riduzione dell’evasione fiscale.
Questo è quanto è accaduto nei paesi in cui la Flat Tax è già stata adottata. Nel caso Italiano, la Flat Tax rappresenterà una vera e propria rivoluzione del sistema fiscale, che diverrà più semplice e trasparente. Saranno aboliti i sostituti d’imposta e la ritenuta d’acconto; ogni compenso verrebbe erogato al lordo, perché sia il lavoratore a pagare la tassa: tale punto favorisce le famiglie con basso reddito, che hanno deduzioni flat tax che azzerano la tassa. In generale, vi sarà una significativa semplificazione nella gestione delle buste paga da parte del datore di lavoro e anche per le imprese, poiché le imposte saranno pagate sulla base di un semplice schema Ricavi – Costi= Reddito, tassato con aliquota flat. 

Tuttavia, non bisogna dimenticare anche gli eventuali svantaggi del nuovo modello fiscale: 
– Minor gettito da parte dello Stato, con conseguente taglio della spesa;
– Perdita delle detrazioni sulla base della composizione familiare;
– Possibile avvantaggiamento dei più ricchi, grazie all’applicazione degli scaglioni Irpef;

Non resta che attendere ulteriori novità, soprattutto alla luce della recente crisi di governo, che mette a rischio gran parte di quanto affermato sino ad ora. 

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