Beni strumentali, ecco quali sono

Qualsiasi bene, purché strumentale, può essere preso in leasing. Se viene meno la caratteristica della strumentalità (vale a dire la necessità del bene nello svolgimento dell’attività lavorativa) si perde infatti la deducibilità al 100%. È possibile suddividere i contratti di leasing in base alla tipologia del bene, in particolare: immobili, veicoli, altri beni strumentali, beni immateriali, fonti energetiche rinnovabili.
Immobili
Si tratta di capannoni, laboratori, stabilimenti, magazzini, uffici, negozi, a seconda del tipo di lavoro che svolge l’utilizzatore. A loro volta gli immobili si dividono in strutture già costruite e da costruire. Questo settore rappresentava nel 2011 circa il 3,5% dei beni finanziati con operazioni di leasing in Italia.
Veicoli
Questo comparto rappresentava circa il 56% del valore dei beni finanziati in leasing in Italia nel 2011. Il settore a sua volta si divide in:
- autovetture;
- veicoli commerciali e industriali;
- aeromobili (quasi tutte le flotte delle compagnie aeree vengono acquistate in leasing);
- imbarcazioni;
- materiale ferroviario.
Altri beni strumentali per l’esercizio dell’attività di impresa
Si divide in:
- macchine per ufficio (fra cui computer, stampanti, scanner, modem, ecc.);
- macchine utensili (dal trapano avvitatore all’impianto industriale);
- macchine per l’edilizia e il movimento terra;
Questo comparto rappresentava nel 2011 circa il 40% del settore.
Beni immateriali
Si tratta di marchi, brevetti (anche in licenza d’uso), modelli di design, copyright e così via. Rappresentava in Italia circa lo 0,5% del valore finanziato nel 2011.
Fonti energetiche rinnovabili.
È probabilmente la più recente fra le forme di leasing. Comprende impianti fotovoltaici, eolici, geotermici, idroelettrici, ecc. Rappresentava lo 0,75% del totale finanziato nel 2011.