Le società tra professionisti non decollano: come mai?
La società tra professionisti (Stp) stenta a decollare. Secondo un’indagine del Sole 24 ore sono soltanto 10 le Stp costituite a sei mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme.
Dal 22 aprile scorso fino a inizio ottobre la nuova forma societaria introdotta, con l’obiettivo di liberalizzare il mercato, dal Governo Monti, non ha sfondato. Probabilmente le ridotte cifre sono dovute agli effetti della crisi che sta mettendo in difficoltà anche i professionisti iscritti a un Ordine.
Dentisti, commercialisti e medici
Entrando nel merito dei dati, i dieci gruppi di professionisti che hanno finora costituito una Stp sono dentisti (3 società), commercialisti e consulenti d’impresa (3), medici (2) e avvocati (2).
Come evidenziato dal Sole 24 Ore, al Registro delle imprese sono iscritte altre 116 Stp, ma si tratta delle vecchie società tra avvocati che erano regolate fin dal 2001.
Pesano le incertezze
A scoraggiare la nuova Stp è stata forse anche l’incertezza normativa, soprattutto in campo fiscale.
Il disegno di legge sulle semplificazioni ha precisato che alle Stp si applicano le regole valide per le associazioni professionali, di conseguenze il reddito prodotto avrebbe natura di lavoro autonomo e non di impresa. Purtroppo però il disegno di legge è ancora all’esame del Senato e quindi fino all’approvazione definitiva i dubbi restano.
Gli stessi Ordini suggeriscono agli iscritti di aspettare le regole certe per non avere problemi anche sul piano previdenziale.
Come al solito si tratta della classica trovata all’italiana: facciamo proclami all’approvazione delle proposte, ma poi ci perdiamo nella parte applicativa. Il lupo perde il pelo, ma non il vizio.