Spid, la nuova via per parlare con lo Stato

Si scrive e si pronuncia “Spid”, ma non ha nulla a che fare col termine inglese Speed. Sebbene il senso della velocità potrebbe anche essere attinente alla questione.
Spid è infatti acronimo di Sistema Pubblico dell’Identità Digitale. Insomma quel sistema che dovrebbe consentire a cittadini e imprese di colloquiare direttamente con le pubbliche amministrazioni così da accedere vai internet ai diversi servizi.
Fantascienza o realtà? Né l’una, né l’altra, ma siamo più vicini alla seconda di quanto si possa immaginare. Quando la disposizione entrerà a pieno regime ancora è ignoto, ma a grandi passi ci si sta avvicinando.
Come funziona lo Spid
Il sistema Spid è costituito come un insieme aperto di soggetti pubblici e privati che, dopo essersi accreditati all’Agenzia per l’Italia Digitale, gestiscono i servizi di registrazione e di messa a disposizione delle credenziali e degli strumenti di accesso in rete per i cittadini e le imprese per conto delle pubbliche amministrazioni.
Il sistema dovrebbe essere operativo entro l’anno.
Il sistema dovrebbe essere operativo entro l’anno. Lo schema di decreto attuativo è stato già rilasciato ed è stato avviato l’iter di approvazione.
Ovviamente si dovranno nel frattempo definire regole, modelli e interfacce per consentire l’avvio e il dispiegamento del sistema.
Spid a regime
Quando il sistema sarà operativo con una chiave unica di accesso si potranno sfruttare tutti i servizi pubblici e quelli delle aziende private accreditate (banche, compagnie telefoniche e così via). Per fare ciò oltre a nome utente e password personali per accedere ai servizi di base, di volta in volta in base alla richiesta di servizi avanzati saranno generate password dinamiche inviate tramite sms. Le imprese avranno anche a disposizione una smartcard con la firma digitala rilasciata dagli “identity provider” accreditati.
Già nel mese di dicembre a titolo sperimentale Inps, Inail e Agenzia delle Entrate dovrebbero cominciare a utilizzare la piattaforma e sei regioni (Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana e Marche) la sfrutteranno per le richieste di servizi locali.
Unica chiave
Il vantaggio del sistema sarà che con un’unica chiave e la stessa proceduta si potrà accedere a tutti i siti. Senza necessità di seguire una procedura diversa per sfruttare i servizi on line di ciascun operatore o ente.
Il vantaggio del sistema sarà che con un’unica chiave e la stessa proceduta si potrà accedere a tutti i siti.
L’obiettivo dichiarato è di avere 10 milioni di identità digitali entro il 2016 e 20 milioni entro il 2020. Entro due anni questa dovrebbe essere la modalità di accesso a tutti i servizi della Pubblica amministrazione. Inoltre per la fine del 2017 dovrebbe essere creato il portale “Italia Login” quale unico luogo di accesso a tutti i servizi pubblici per il cittadino.
Utopia o realtà? Presto lo sapremo.